Festa della Lega, Pensa durissimo

Alta tensione dopo “Padania in festa”, la tre giorni organizzata in città dalla Lega nord nello scorso fine settimana. Gli attacchi del segretario provinciale del “Carroccio”, Guido Guidesi, che aveva denunciato ripetuti controlli dei vigili di Lodi, hanno scatenato dure polemiche. Per il comune di Lodi è intervenuto l’assessore alla sicurezza Umberto Pensa, che ha replicato a “muso duro”: «Mi spiace profondamente aver appreso che nel suo intervento il signor Guidesi si sia espresso in modo scurrile e alquanto colorito sulla presenza della polizia locale. È il tipico linguaggio che si usa dentro e fuori il suo partito. Basta pensare a come l’onorevole Umberto Bossi voleva risolvere il recente grave problema degli sbarchi di extracomunitari a Lampedusa e sulle coste siciliane». L’esponente della giunta Guerini è quindi entrato nel merito della presenza degli agenti della polizia municipale a quella manifestazione. Dopo essersi confrontato con il comando dei vigili di via Cadamosto, ha ricostruito quanto avvenuto con puntualità. «Per l’occasione il comando dei vigili non ha disposto nessun servizio in quella località, giacché hanno avuto e hanno cose ben più importanti da fare - specifica l’ex questore di Lodi, dall’anno scorso impegnato in politica -. È comunque vero che una pattuglia della polizia locale si è presentata sul posto, ma solo per ritirare dal segretario cittadino del movimento politico in questione, Alberto Segalini, come da lui chiesto, la documentazione necessaria per il rilascio dell’autorizzazione a tenere la festa». L’assessore Pensa continua: «Vale la pena di precisare che a titolo di pura cortesia l’autorizzazione era già stata rilasciata al dottor Segalini poco prima dell’inizio della manifestazione e recapitata, sempre per fare un gesto cortese, alla sua abitazione e consegnata nelle sue mani. Nella circostanza Segalini, ringraziando, aveva chiesto agli agenti di recarsi alla scuola d’arte Bergognone, in serata, per ricevere la documentazione». Infine l’assessore Pensa, che è intervenuto ieri con una nota scritta, conclude: «Alla festa era comunque presente un servizio di sicurezza curato dagli agenti della polizia di stato in borghese per la protezione di politici presenti e dei partecipanti, come del resto si fa per ogni iniziativa statica o dinamica, vedasi per esempio la “festa democratica” che si tiene ogni fine di agosto all’area Capanno, dove le forze dell’ordine e la polizia locale controllano la zona per evitare ogni possibile turbativa».

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