Delitto Novati, per la difesa «è un caso molto difficile»

L’avvocato ha parlato per oltre un’ora con l’agricoltore indiziato dell'omicidio

«Questo è un caso difficilissimo»: l’avvocato Alberto Scapaticci di Brescia, difensore di fiducia, ha parlato per oltre un’ora oggi in carcere con Francesco Vailati, l'agricoltore di 60 anni di Lodi sottoposto a fermo sabato scorso perché indiziato di aver ucciso con undici coltellate, il giovedì precedente, il commercialista 75enne di Melegnano Antonio Novati. Il professionista era appena andato a comunicargli che doveva sgomberare la sua cascina, venduta all’asta a cura del suo studio professionale, che era stato incaricato della procedura dal tribunale di Lodi su richiesta di una banca per un mutuo non onorato. Vailati continua a dirsi non colpevole e a indicare che a uccidere sarebbe stato un altro uomo, che aveva avuto periodicamente a che fare con la sua cascina. «Confidiamo negli accertamenti della Procura», aggiunge il legale. La vittima era stata ritrovata nella sua auto abbandonata in una strada campestre alle porte di Massalengo.

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