CUCINA Dal Clerici “Lodami”, il nuovo dolce che strizza l’occhio alle tradizioni

Esce dal laboratorio di via Gorini e dagli studenti del professor Eros Modolo la specialità realizzata con mousse di mascarpone con una sottile base di torta alle mandorle salate: il prossimo passo il riconoscimento istituzionale

Mousse di mascarpone su una base di tortionata realizzata con le mandorle salate.

Il dolce, una delicatezza prelibata, non poteva che chiamarsi Lodami e uscire dal forno del Clerici. Lo chef (che ha operato nei ristoranti stellati) è il docente di cucina e pasticceria Eros Modolo, il quale ha lavorato alla creazione della ricetta con i suoi studenti di via Gorini.

Adesso il preside Carlo Bogazzi ha incontrato i dirigenti della Provincia perché il dolce sia in qualche modo riconosciuto ufficialmente come una specialità di casa nostra. Le caratteristiche ci sono tutte. Il Clerici è una miniera di iniziative. La cifra distintiva è il coinvolgimento di tutti gli alunni.

«Siamo stati al centro anziani, abbiamo preparato le colazioni al centro diurno della Caritas - spiega il preside - e anche chi di solito è refrattario alle regole e allo studio si è impegnato con una dedizione commovente. Dietro quello schermo che si portano sempre appresso ci sono dei ragazzi con un cuore d’oro. Quando escono di qua non hanno solo un pezzo di carta in tasca».

L’ultima iniziativa è quella di Lodami, il dolce che, come annota il professore, riporta alla campagna e ai suoi valori.

«La cucina può unire le culture diverse - commenta il cuoco -, un papà cinese viene a insegnarci a fare i ravioli cinesi, un papà marocchino viene a insegnarci a fare il tè: portano persino da casa gli ingredienti della loro tradizione. È bellissimo».

Sabato il Clerici ha accolto anche i bambini dai 5 agli 8 anni del laboratorio: «una giornata emozionante».

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