CASELLE LANDI - Ricordato l’eccidio nazifascista di Punte Alte VIDEO

Il primo aprile del 1945 uccisi Teresa Berselli (col bimbo che portava in grembo) e Pietro Campagnoli, con i figli Lino e Silvano, e il fattore Luigi Losi

«La libertà, la democrazia, non sono scontate: occorre far comprendere ai ragazzi che ciò che è stato conquistato con sacrificio può essere perduto»: con queste parole domenica 7 aprile a Caselle Landi il sindaco Piero Luigi Bianchi ha sottolineato il valore del “fare memoria”, testimoniato dalla cerimonia di commemorazione dell’eccidio di Punte Alte avvenuto il primo aprile del 1945, quando i nazifascisti uccisero barbaramente Teresa Berselli (col bimbo che portava in grembo) e Pietro Campagnoli, con i figli Lino e Silvano, ma anche il fattore Luigi Losi.

Caselle Landi, anche il prefetto di Lodi alla commemorazione di Punte Alte. Video di Sara Gambarini

«Bisogna far conoscere la storia dell’asta del Po che ha giocato un ruolo importante nella Resistenza - ha detto Bianchi -: Caselle sia sempre e per tutti luogo in cui si fa memoria».

Alla cerimonia ha preso parte anche il prefetto di Lodi, il dottor Enrico Roccatagliata, che nel teatro comunale ha tenuto un intervento magistrale su “I valori della Costituzione”.

Davanti alle targhe commemorative presso cascina Punte Alte, l’assessore Eleonora Gaboardi e la consigliera comunale Martina Galli hanno ripercorso la vicenda storica.

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