«Basta “affaristi” nel Pdl»

I vertici Pdl pronti a fare pulizia per riorganizzarsi sul territorio

Fuori dal partito tutti quelli che pensano solo a fare affari, senza mai rimboccarsi le maniche. Insomma, basta con gli opportunisti e con quelli che fanno la tessera solo per tornaconto personale. La stoccata arriva nel bel mezzo della conferenza stampa convocata dal Pdl per presentare le ultime iniziative, un’occasione per sgomberare il campo da dubbi e perplessità sulla salute del partito nel Lodigiano.

«La situazione è comune a quella nazionale - afferma il vice coordinatore provinciale Giancarlo Regali -, ci sono diverse anime. Se queste anime servono per un confronto costruttivo, allora ben vengano, ma la maggior parte delle volte si tratta solo di “gruppi affaristici”. Il partito è una collettività, se ci sono personaggi che entrano a farne parte solo per ambizione diventa sempre più difficile organizzarsi seriamente».

Al suo fianco il consigliere comunale di Lodi Andrea Dardi annuisce, mentre l’assessore di palazzo San Cristoforo Nancy Capezzera ribadisce che devono emergere solo le persone capaci di fare politica in modo coerente e trasparente. «Non deve più accadere ciò che si è verificato a Massalengo e in altri comuni - dice la Capezzera -, dove ci sono persone che usano la tessera e il simbolo del partito e poi fanno accordi trasversali. Questo è un modo di fare politica che deve essere ripudiato. È vero, ci sono dei problemi, ma c’è anche la voglia di portare avanti una riorganizzazione che non può più essere rimandata. Per farlo servono schiettezza e onestà».

Le considerazioni arrivano all’indomani della decisione del consigliere comunale Francesco Staltari di lasciare le fila del Pdl per entrare nel gruppo misto, dopo aver aderito ai Popolari di Italia Domani. Staltari se ne è andato accusando il partito di non avere una struttura sul territorio, ma secondo quanto appreso dai vertici del Pdl la segreteria cittadina sarà nominata entro Pasqua e sarà rappresentata da un segretario pro tempore con l’aiuto di quattro consiglieri. Al momento la squadra non è ancora stata scelta.

Staltari non è il primo “pezzo” che il Pdl perde per strada, Matteo Papagni ha abbandonato il gruppo per Futuro e libertà. Eppure per i tre ex An questo non è un problema: «Può capitare che qualcuno si allontani, significa che queste persone non erano idonee a restare nel partito in modo serio». Quel che è certo è che i “fuggiaschi” non potranno più tornare indietro, «nemmeno dal buco della serratura».

Il Pdl sta discutendo della tanto famosa “autocertificazione”, non solo a livello locale bensì nazionale: chi entrerà a far parte delle liste elettorali dovrà dimostrare prima di tutto di non avere pendenze legali, dovrà consegnare il modello 740 e, nel caso in cui diventasse amministratore, non potrà avere incarichi politici.

Acque agitate nel Pdl del Lodigiano, il coordinatore Regali è categorico: «Fuori dal partito gli affaristi». Ma l’area ex An con Dardi e Capezzera va all’attacco anche sulle vicende di Lodi e Codogno

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