Un viaggio nel buio

coi versi di Cagnone

Bilingue italiano/inglese, nell’ottima versione anglofona di Paul Vangelisti, con i disegni di William Anastasi e l’elegante cura delle Edizioni Galleria Mazzoli di Modena, questo libro, oltre l’alto valore poetico, è un vero e proprio gioiello editoriale. Cagnone vi raccoglie settantuno poesie, senza titolo, a seguire in numeri romani. All’unità poetica si somma un’unità poematica come sempre più raramente si trova nella recente poesia sempre più scompaginata e irrelata. Il libro è un lungo viaggio, un abituare gli occhi all’oscurità, un cedere all’indecidibile, alle forze ctonie. Viaggio che termina con LXXI: «Nello sguardo / di chi si ferma / e non saluta il qui, / stremato il divenire. // Poi, nel tempo fra gli anni, / frastuono di fiumi sotterranei / e orme di terra sui pensieri, e tutti questi libri da sfogliare / da non leggere, perché / corroso contorno del cuore»; ma era iniziato da I «non sarà l’annuvolato cielo» e questo “brahmsiano” colore scuro in concitato accompagna tutta la raccolta di un ragionare altro, da una alterità imperscrutabile. Fra le cose più sentite XVI: «Alle radici, da ragazzo, / preferisco il culmine dei cedri, / che - si dice - svettano / e più volentieri oscillano / quando a commuoverli / il vento di ponente. / Quel verde approfondito / che di notte si fa / incompiuto nero / è l’insegna di pochi / che non fan ritorno, / se mai lasciarono una terra / che sanguina legami».

______________

NANNI CAGNONE, Le cose innegabili. Undeniable things, Ed. Galleria Mazzoli, Modena 2010, pp. 152

© RIPRODUZIONE RISERVATA