Sguardi dal passato su un mondo in crisi

La crisi Ucraina e le guerre siro-persiane stanno gettando una luce sinistra sulla sorte dell’Europa: sempre più Fortezza, sempre meno faro d’accoglienza e civiltà. Sembra d’aver compiuto un salto all’indietro, retrospettivo e storico alla Seconda guerra mondiale e alla lotta contro il nazifascismo. Naturalmente i distinguo si dispiegano con tutta la violenza di un tempo ancora poco compreso da chi affonda le proprie credenziali intellettuali nel ‘900. Per questo torna alla memoria uno dei più bei libri usciti sul finire dello scorso anno, che raccoglie i saggi e gli interventi di un convegno “inventato” da Luciano Curreri, italianista di stanza in Belgio, intorno a uno dei testi capitale della civiltà del XX secolo: il Mimesis del uscito nel 1946 da Auerbach in trasferta turca, prima di prendere il largo per gli Stati Uniti. Da quella lontana posizione privilegiata e a rovescio sull’Occidente poté ricostruire gli itinerari e gli incroci letterari e filosofici che l’approssimarsi del disastro (poi sventato, ma fino a quando?) stava tentando di cancellare.

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Luciano Curreri (a cura di), L’Europa vista da Istanbul (...), Luca Sossella Editore, Roma 2014, pp. 94, 10 euro

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