Rossanda, il Novecento che pensava in grande

In un tempo nemico come l’attuale il ritrovare l’aria del passato, di un grande passato, pur contraddittorio e spesso vanamente glorioso, in un volume come l’ultimo licenziato per Einuadi da Rossanda Rossanda - Quando si pensava in grande. Tracce di un secolo. Colloqui con venti testimoni del Novecento – significa prendere una boccata d’ossigeno dal sempre più opprimente inquinamento intellettuale e culturale. La Rossanda, 90 anni, fondatrice de «Il manifesto», protagonista di accesi dibattici politici, anticipatrice di movimenti femministi, già responsabile cultura del Partito comunista, in venti incontri diluiti in quasi quarant’anni di vita attiva italiana ed europea, consegna al lettore in forma di intervista – tutte serrate e puntute – uno spicchio delle grandi intelligenze che ripensavano, anche fallendo, la società loro contemporanea. A sfilare tra le maglie degli interrogativi della Rossanda ci sono filosofi come Luckacs e Althusser, politici come Allende e Delors e gli italiani D’Alema, Ingrao e De Rita.

Rossana Rossanda, Quando si pensava in grande. Tracce di un secolo...Einaudi, Torino 2013pp. 244 17,50 euro

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