Pasolini vive ancora nelle “urla” di verità

La collana Sorbonne delle Edizioni Clichy si sta rivelando interessante già dalle prime uscite. Riprendendo un’usanza molto in voga negli anni Settanta di serie come “Invito alla lettura di ...”, “Per conoscere …” di editori come Mursia, Accademia, Mondadori, Lerici, la casa editrice fiorentina ha licenziato tre monografie dedicate ad altrettanti protagonisti della vita culturale del XX secolo, come furono Sandro Pertini, Pablo Picasso e Pier Paolo Pasolini. Mentre si attendono le antologie di Gramsci, Simenon, Duchamp, Don Milani, fa bella mostra di sé Urlare la verità di Pier Paolo Pasolini, affidata alla cura di Pippo Delbono. L’attore e regista ligure con rara sagacia riesce ad antologizzare e a far suo, sostenuto da una lunga fedeltà ai testi del poeta friulano, l’intero corpo intellettuale, civile e politico di Pasolini. Il suo “urlare la verità” si rifà proprio a ciò che Delbono chiama l’incoerenza coerente di un uomo che mobilita le proprie idee e opinioni nel suo dispiegarsi nel tempo e nella società.

Pippo Delbono (a cura di)Pier Paolo Pasolini. Urlare la veritàEdizioni Clichy, Firenze 2014pp. 124, 7.90 euro

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