Pasolini a casa Testori, dalla mostra al catalogo

Domenica scorsa in quel di Novate Milanese, con successo di critica ma meno di pubblico, si è chiusa la mostra, a cura di Giovanni Agosti e Davide dall’Ombra, Pasolini a Casa Testori. Dipinti, disegni, lettere e documenti. Un’esposizione dalla lunga gestazione e dalle grandi aspettative che per costruzione e progettualità ha messo in evidenza le anime perfezioniste e dubbiose, dunque moderne pur nel loro elitarismo, dell’Associazione culturale Casa Testori. L’organizzazione che da qualche anno è tenutaria per iniziative e manifestazioni della casa del drammaturgo e scrittore lombardo. Forse proprio in tale ansia di perfezione sta l’unico vizio di una manifestazione così complessa e difficile, peraltro affrontata con l’attuale penuria di sostegni finanziari e in un luogo purtroppo lontano dal cosiddetto centro di Milano. Ed è l’impaginato stesso della mostra che detta considerazioni contraddittorie per chi ama l’opera di Pasolini. Resta però il percorso parallelo inconscio e subliminale di due personalità intellettuali come Testori e Pasolini che, finalmente, esce allo scoperto. Ed è un merito al pari della simultaneità di proiezione degli otto film selezionati dalla filmografia del regista friuliano che consegna un’originalità mai provata prima; anche se è un’antologia costretta dall’impossibilità di avere diritti di proiezione di alcuni capolavori.

Tutto questo resta nel catalogo che ha accompagnato la mostra negli ultimi giorni di apertura e che ora è disponibile alla lettura, alla riflessione e a suscitare nuove reazioni.

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