Pannella, le battaglie di una lunga stagione

Non era una persona molto amata, i suoi fedelissimi li aveva, molti tra gli “ultimi”, in particolare modo tra i detenuti e infatti erano alle carceri e alle condizioni di vita in questi luoghi coercitivi aveva rivolto la sua ultima battaglia. Questo era Marco Pannella, nato Giacinto, abruzzese di Teramo, ma transnazionale per vocazione tanto per evocare un’altra delle grandi invenzioni cui investi la sua creatura prediletta: il Partito radicale. Alfiere delle battaglie civili della modernità, avversato ma anche vezzeggiato, contraddittorio per antonomasia: a leggere la sua biografia s’impallidisce per le palesi giravolte, peraltro rivolte sempre alla ricerca di un senso di giustizia. E a scorrere questo libro intervista, uscito qualche anno fa e instantaneamente ristampato, si comprende ancor più alcuni passaggi cruciali del nostro paese e di come sia stato attraversato da pulsioni talmente innovative da restare ancor oggi incomprese. Da ultimo, purtroppo, manca il Pannella estremo che guardava al pensiero e all’azione di Papa Francesco.

M. Pannella- S. RolandoLe nostre storie sono i nostri orti/ma anche i nostri ghettiBompiani, Milano 2009/2016, pp. 204, 15 euro

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