L’occhio di Ceronetti contro la tecnologia

Non si sono spente le luci sulle ultime due imprese di Guido Ceronetti, il monumentale epistolario con Sergio Quinzio e le date del Teatro dei Sensibili sullo spettacolo dedicato alla Prima Guerra Mondiale, che il “filosofo ignoto” licenzia per la Biblioteca Minima dell’Adelphi un libriccino tanto smilzo quanto denso nella sua sessantina di pagine. Redatto in puro Ceronetti-style, L’occhio del barbagianni raccoglie riflessioni e aforismi dello scrittore, poeta e drammaturgo piemontese e lo fa con poco meno di centocinquanta pensieri. I temi sono sempre gli stessi che arrovellano da decenni Ceronetti: gli uomini e le donne, l’amore e il sesso, il nostro mondo e gli altri pianeti, la religione, le guerre e la violenza, ai quali s’aggiungono alcuni taglienti aforismi sulla morte e l’al di là. E la tecnologia non ultima, con inusitata irruzione nel pessimismo dello scrittore:«La tecnologia elettronica ha deformato gli esseri umani come la cifoscoliosi ha in tarda età deformato perfidamente me».

_____

Guido Ceronetti, L’occhio del barbagianni, Adelphi Editore, Milano 2014, pp. 60, 7 euro

© RIPRODUZIONE RISERVATA