Il nucleare e il Giappone, vite di vittime dimenticate

La traduttrice di Murakami compone in questo romanzo, lieve come un fiore di ciliegio, un delicato ritratto non solo del Giappone ma di tutte le vittime dimenticate. Partendo dall’incontro, durante un viaggio sull’isola di Etajima, situata di fronte ad Hiroshima, con Yuriko, la dolce e caparbia zia del marito giapponese, la scrittrice ci fa ripiombare negli anni difficili della IIa Guerra Mondiale, quando i matrimoni erano combinati dai genitori. A poco a poco ci svela l’amore tra Yoshi e Yuriko, dietro lo spettro incombente dell’esplosione atomica che chiuse a molti le porte di un futuro fortunato. Ispirata dai fatti di Fukushima, l’autrice naviga dentro il ricorso tragico degli eventi. L’ostinazione del sentimento che vince la Storia purtroppo riesce appena a segnare un libro in cui prevale l’emotività.

Antonietta PastoreMia amata YurikoEinaudi, Torino 2016, pp. 136, 16,50 euro

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