Il “guru delle mostre” svela i suoi segreti

Ecco un libro necessario, non complicato, strettamente legato alla professione del suo autore e capace di suscitare tensioni e curiosità. Anzi il suo autore, Hans Ulrich Obrist, svizzero classe 1968, è il maggiore e inventivo curatore di mostre del pianeta. Instancabile, sempre connesso, curioso e sprezzante del mondo, desideroso di sorprendersi e di sorprendere i suoi interlocutori (le sue mostre possono durare pochissimo come estendersi per un lasso temporale lunghissimo, al pari delle sue maratone di conversazione o nell’applicazione sistematica dell’intervista come forma di comunicazione), Obrist ritiene che la figura del curatore debba essere sempre un passo in avanti rispetto al presente. In questo libro, aiutato da uno dei suoi collaboratori Asad Raza, il critico intreccia la sua biografia a quella di altri curatori, attivi tra la fine dell’ottocento e per tutto il ‘900; e storicizzandoli non fa che storicizzare anche se stesso. Chiude il volume un ritratto di Obrist scritto da Gianluigi Ricuperati.

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Hans Ulrich Obrist, Fare una mostra, Utet editore, Novara 2014, pp. 252, 14 euro

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