Edith Bruck e Nelo Risi una vita oltre il cinema

Si conoscono a metà degli anni Cinquanta, complice il critico cinematografico Ugo Casiraghi, lui è figlio della borghesia milanese, medico per studio e poeta per indole, lei è una dei pochi superstiti di Auschwitz, originaria dell’Ungheria. Non si lasceranno mai, nonostante alti e bassi, dettati più dai movimenti della società che da una volontà di cambiamento. Lui è Nelo Risi, fratello del più celebre Dino e regista come lui di almeno un paio di capolavori (Diario di una schizofrenica e La colonna infame), lei è Edith Bruck. È come mai sarà Nelo: scrittrice, di matrice autobiografica. Pure lei girerà dei film, ma il più celebre lo sceneggerà proprio per Nelo, Andremo in città. Nelo morirà nel 2015, incapace di riconoscere la sua Edith e lei racconterà l’inesorabile avanzare della malattia in questo terribile e allo stesso tempo amoroso memoir. Un racconto senza filtri, in cui i momenti di sconforto sembrano talvolta travalicare l’amore coniugale. Anche Edith è malata e una badante li aiuta. Ma ciò che non sembra mai mancare è il rispetto del malato che avvicina la scrittrice ad una moderna e inconsapevole terapeuta

Edith BruckLa rondine sul termosifoneLa nave di Teseo, Milano 2017, pp. 140, 16 euro

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