Dylan Dog ripercorre i suoi primi incubi

Tempo d’estate, tempo di sorprese. Soprattutto per i fan del fumetto, quello più classico che in Italia ha un solo nome: Bonelli. Il livello della produzione bonelliana nell’ultimo anno si è elevata molto, tanto da competere e avvicinarsi, se non superare, le celebrate e più intellettuali “graphic novel”. Detto questo: una delle uscite maggiori di quest’Agosto è il nuovo Color fest di Dylan Dog, personaggio tra i più amati della scuderia milanese. Inventato da Tiziano Sclavi (a proposito, in libreria ci sono tre storie di Mister No da lui scritte molti anni fa, i disegni sono di Diso) che ora per “stanchezza” ne supervisiona solo gli albi, l’“indagatore dell’incubo” si trova a dover riaffrontare alcune sue avventure: soltanto che l’angolazione delle storie non è più quella del suo autore, ma di altri sceneggiatori (e disegnatori). In Remake, curato da Roberto Recchioni, addirittura è il leggendario “numero 1”, L’alba dei morti viventi ad essere “rifatto”, peraltro dallo stesso curatore. Il risultato è notevole, tanto che è preannunciato non si sa quando un seguito.

AA. VVDylan Dog Color Fest. RemakeSergio Bonelli Editore, Milano agosto 2016, pp. 96 6 euro

© RIPRODUZIONE RISERVATA