Cultura e tecnologie, ne parla Sinibaldi

Curiosa ed onnivora è da sempre la figura a tutto tondo di Marino Sinibaldi, già bibliotecario, critico letteario che con un libro (Pulp) mappò un’intera generazione di scrittori nella seconda metà degli anni novanta, poi autore e conduttore radiofonico di Fahrenheit fino a diventare direttore di Rai Radiotre. Insomma Sinibaldi è nel panorama nazionale uno di quei rari e singolari intellettuali capaci di sintonizzarsi sul presente anticipando il futuro. Tutto è questo è provato dall’intervista che ha rilasciato a Giorgio Zanchini, confluita in uno dei migliori libri di quest’anno. Si tratta di Un millimetro più in là. Intervista sulla cultura, pubblicato nei suoi saggi tascabili dalla casa editrice Laterza di Bari. È un libro che pone questioni, per nulla banali. Anzi, la domanda che torna ricorrente nel libro è quella non solo del dover far cultura (e dove questa possa essere trovata) ma anche (e soprattutto) il rapporto quotidiano con le nuove tecnologie e la mitografia che le stesse vanno autoalimentando nell’incessabile incedere del progresso.

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Marino Sinibaldi, Un millimetro in là. Intervista sulla cultura, Laterza Bari-Roma, 2014, pp. 136, 12 euro

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