C’era una volta Fellini, il ricordo di Zanzotto

Con l’approssimarsi nel prossimo ottobre delle celebrazioni del 20° anniversario della scomparsa di Federico Fellini, si stanno moltiplicando le iniziative cinematografiche e editoriali che riguardano l’opera del regista. A Venezia sono stati visti il film di Scola Che strano chiamarsi Federico e le fotografie scattate da Gideon Bachmann sul set di 8 e 1/2; e la scorsa settimana a Rimini altre celebrazioni ed eventi hanno animato la sua cittànatale. Per ora è interessante tornare sulla riedizione del volume felliniano di Andrea Zanzotto. Il grande poeta di Pieve di Soligo fu infatti uno degli ultimi collaboratori del regista. Fu chiamato, infatti, da Fellini per Il Casanova nel tentativo di reinventare un dialetto veneziano che s’intonasse al suo cinema. La collaborazione continuò per La città delle donne e soprattutto per il film “fantasmatico” E la nave va. Ma di questa magnifica tenzone artistica resta nella memoria la filastrocca di Filò poi inserita nelle opere complete del poeta e di recente ripubblicata autonomamente nella serie bianca dell’Einaudi.

_____

Andrea Zanzotto, Il cinema brucia e illumina (...), Marsilio, Venezia 2011-2013, pp. 178, 18 euro

© RIPRODUZIONE RISERVATA