A lezione di tragedia con il “Saul” di Alfieri

La riedizione in antologia o in volume singolo delle tragedie di Vittorio Alfieri da parte dei Grandi Libri Garzanti consente di riflettere su questo grande scrittore a lungo tenuto lontano dalla contemporaneità. Quando invece l’aristocratico e malinconico astigiano, da padre dell’italiano quale è, nonché tra i riformatori del teatro moderno (e di ciò qualcosa ne sapeva pure Giovanni Testori, che negli anni Ottanta mise in scena ben due sue tragedie, Filippo e Oreste) consegna ancora numerose novità. Nel mazzo, la tragedia Saul rappresenta uno dei suoi migliori esiti. Tutto centrato sull’imponente e fragile sovrano Saul, diviso tra le forze che la vecchiaia riduce e il potere che conserva anche contro il giovane Davide, suo genero, destinato a succedergli. L’epilogo, dettato dal suicidio di Saul, di tale definitiva battaglia per il potere è inedito e sembra suggerire un modo inappellabile con il quale superare erroneamente, oggi si può dire, il proprio invalicabile limite.

Vittorio Alfieri - Saul - Garzanti - Editore - Milano - 2015 - pp. 98 - 9.50 euro

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