«L’opposizione oggi chiede le dimissioni di un Cda che essa stessa ha nominato»

Il Pd interviene sulle polemiche per la crisi di Santa Chiara

Gentile Direttore, sulla situazione della Fondazione Santa Chiara e sulle richieste, ripetute in modo pervicace e insistente, della attuale opposizione, in particolare della Lega, di dimissioni della Presidente e del Consiglio di Amministrazione, si assiste a uno spettacolo poco edificante e poco utile per cercare di risolvere i gravi problemi della struttura che assiste i nostri anziani. Se l’opposizione esercita, indiscutibilmente e con pieno diritto, il suo ruolo di critica e stimolo alla maggioranza, tuttavia la cosa diventa un po’ grottesca quando la stessa attacca e chiede le dimissioni di persone da lei stessa nominate quando era al governo della città, la cui scadenza di mandato è prevista nel 2024.

La vicenda del C.d.A della Fondazione Santa Chiara è stata intricata e travagliata, fino a sfiorare il grottesco, fin dall’inizio. Dopo le designazioni avvenute l’11 ottobre 2019 si sono avute nell’ordine: le dimissioni dopo poco più di un anno del Presidente Corrado Sancilio (in quota lista Maggi), di due consiglieri di area centro-destra (Calandra e Bellocchio), l’indicazione come nuovo presidente di Paolo Carretta (sempre della componente di Maggi) che però il consiglio non ha eletto scegliendo invece un altro membro Giovanna Invernizzi, tutt’ora presidente. Da ultimo, lo scorso aprile, le dimissioni di un altro consigliere, Giuseppe Baietta. Insomma, grande è la confusione sotto la volta del cielo!

Nel frattempo i problemi finanziari della Casa di Riposo si sono aggravati, causa anche la pandemia, il blocco degli ingressi e la conseguente riduzione delle rette, le maggiori spese per far fronte ai bisogni sanitari e, non ultimo, l’insufficiente contributo di Regione Lombardia fermo da parecchi anni.

La nuova amministrazione comunale ha subito affrontato con impegno e determinazione la situazione, in particolare per quanto riguarda il consolidamento del debito e la ricerca di finanziamenti dalle banche. Come ha ripetuto il Sindaco Andrea Furegato in Consiglio comunale, la soluzione non può venire dalle brusche dimissioni del CdA, ma piuttosto dalla conclusione degli accordi in corso con le banche per reperire le risorse necessarie per il debito, dalla nomina del nuovo Direttore generale per dare maggiore consolidamento alla struttura e assolvere il prima possibile gli impegni contrattuali arretrati con il personale, a cui va tutto il riconoscimento per il grande lavoro svolto, in particolare nel periodo della pandemia.

Non è costume e stile politico di questa maggioranza fare “tabula rasa” di quanto fatto dalla precedente Amministrazione. E neppure assecondare rivalse e ripicche di chi aveva designato gli amministratori di Santa Chiara e ora vuole repentinamente sbarazzarsene lasciando un vuoto gestionale che può solo causare ulteriori difficoltà.

Circolo Pd Lodi

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