«I paesi arabi sono disponibili ad accogliere i palestinesi?»

Il contributo di Pietro Bianchini

Gentile Direttore buongiorno, a proposito di Israele e dell’ambizione ONU, di Biden nonché della maggior parte del mondo di volere per quella Terra (Terra di Israele da millenni) la condizione di “due Popoli due Stati” vorrei proporre la seguente riflessione.

“Quanti rappresentanti Ebrei conta il “Consiglio Legislativo Palestinese”? Non uno. Di contro “Quanti rappresentanti Arabi Musulmani (che operano anche per conto dei palestinesi che “sono Arabi Musulmani”) si possono contare nel “Parlamento Israeliano”? Dieci.

“Quanti Israeliani vivono o posso vivere o hanno vissuto (nel senso che hanno/hanno avuto il permesso di farlo) nella Striscia di Gaza”? Non uno. Di contro: “Quanti Arabi Musulmani (anche in rappresentanza dei palestinesi che sono Arabi Musulmani) vivono nello Stato di Israele”? 1,6 milioni. Ora reiterando una mia precedente domanda chiedo:

“Ora, anche alla luce degli accadimenti del 7 ottobre 2023, per quale motivo Israele dovrebbe accettare oggi la soluzione(???) “Due Popoli due Stati?”. Chiedano i palestinesi la possibilità di costituirsi come Stato in terra d’Egitto, magari raggiungendo quella Nazione utilizzando i tunnel di collegamento che passano sotto i confini dei due Stati, Israele/Egitto, scavati dai palestinesi e , guarda un po’, scoperti dall’IDF a Rafah (curiosità: l’Egitto non sapeva?) oppure alla Giordania o alla Siria, o all’Iraq o ad altri. Chissà perché ho sentore che tutti quegli Stati musulmani non ne vorrebbero nemmeno sentire parlare, come ho già avuto modo di dire in altra occasione. Eppure di terre da offrire ai loro “fratelli Arabi Musulmani” quei paesi ne avrebbero in quantità molto maggiore rispetto a Israele. Mah... mistero. Cordialità.

Pietro Bianchini

Massalengo

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