Il cioccolato che fa “impazzire”: a Codogno la scommessa vinta da So.Ciok

Una start up che ha bruciato le tappe facendo crescere lavoratori con lieve disabilità intellettiva

Dalle semplici barrette di cioccolato del 2018 alle uova di Pasqua 2023 sfumate di colore o maculate, decorate con farfalle e croccanti “graffi” di granella di nocciole. Si, di strada ne è stata fatta tanta in pochi anni ma So.Ciok il suo slogan identitario non l’ha mai voluto cambiare, orgogliosa di quella frase che in tre numeri e sei parole racchiude tutto il senso della sua avventura: “180. A noi il cioccolato fa impazzire”. Con chiaro riferimento alla Legge 180, conosciuta come Legge Basaglia, che tutelava la delicata materia della disabilità mentale. Già, perché So.Ciok altro non è che una innovativa start-up a vocazione sociale che abbina imprenditorialità e inserimento lavorativo di ragazzi con lieve soglia di disabilità intellettiva. E guai a racchiudere il tutto nel generico termine “solidarietà”.

Qui la solidarietà c’entra poco. Perché So.Ciok - che opera nel mondo goloso del cioccolato - è prima di tutto una impresa. Capace poi anche di dimostrare che tutti possono trovare la loro collocazione lavorativa. Anche i disabili. Una sfida partita nel 2018, appunto, quando il codognese Paolo Badiini, presidente della fondazione “Amici di Sissi”, decide di dar vita al progetto “Cioccolato 180” che prevede l’avvio di un laboratorio artigianale per la produzione di cioccolato che include anche l’inserimento lavorativo di ragazzi con disabilità. Con lui ci sono la maestra cioccolatiera Federica Zacchetti di Mulazzano, chiamata a sovrintendere la parte di produzione, e Filippo Mazzocchi di Bertonico, a cui si delega la parte commerciale e di promozione del progetto.

Il quale parte davvero, con il sostegno di Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi e Fondazione Cariplo: si avvia il laboratorio in via Contardi a Codogno, apre nel 201 9 il primo negozio in via Alberici a Codogno, seguito dal secondo punto vendita in via San Siro a Piacenza, con tanto di zona caffetteria. Anche lo staff si è ampliato e oggi si completa con Marta e Vanna presenti a turno nei due “180 Store” e con cinque ragazzi “speciali”, ovvero Sebastian, Paolo, Valeria, Valentino e Francesco, inseriti in stretta collaborazione con i servizi sociali territoriali, dopo aver frequentato percorsi formativi avviati tramite tirocini ed essere stati assunti da So.Ciok. Il loro è un impiego a tutti gli effetti, scelto in base alle attitudini evidenziate. Ad esempio Paolo - 26 anni, di Santo Stefano Lodigiano – ama il contatto con la gente e quindi ogni giorno lavora in negozio a Codogno. Sebastian invece predilige la manualità ed è perciò occupato in laboratorio nelle fasi di etichettatura e confezionamento. Per tutti, nessuno escluso, c’è un solo obiettivo a cui tendere: produrre e commercializzare un cioccolato di alta qualità, goloso e creativo. Sia fondente che al latte, con la frutta secca e le scorze di arancia, per cioccolatini realizzati anche nell’inedita forma dei pianeti del nostro Sistema Solare o in ampie sfere da sciogliere nel latte, con tanto di mini marshmallow all’interno.

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