Bar, ristoranti e palestre: la ripartenza nel calendario delle regioni

Le linee guida dei governatori: locali accessibili con distanze e mascherina

La Conferenza delle Regioni ha approvato le linee guida per la riapertura di alcune attività «in condizioni di sicurezza e nel rispetto dei protocolli di prevenzione». Il presidente Massimiliano Fedriga assicura che il governo potrà contare sulla «massima collaborazione da parte delle Regioni». Le linee guida prevedono, tra le altre cose, che nei cinema e nei teatri ci siano due metri di distanziamento, un metro con la mascherina; ipotizzato anche il tampone. Negli esercizi di ristorazione che prevedono posti a sedere non si potrà invece consumare al banco dopo le 14; aperture comunque garantite a pranzo e a cena. Niente sport a contatto fisico; al bar si potrà giocare a carte e le palestre potranno riaprire con distanziamento e la massima attenzione nelle docce. In ogni locale al chiuso sarà obbligatoria la mascherina. Dalle Regioni è poi arrivato il via libera al fondo per il Servizio sanitario, +2,7 miliardi. Le linee guida per le riaperture sono state sottoposte al governo e Cts; l’esecutivo le valuterà oggi alle 11, ma la Lega chiede addirittura di riaprire già da lunedì dove ci sono dati da zona gialla, per poi procedere in maniera massiccia da maggio. «I tempi delle decisioni nel contrasto al virus sono determinanti - ha detto ieri il ministro della Salute, Speranza -: dobbiamo essere tempestivi nelle chiusure quando serve e non sbagliare tempi e modi delle riaperture per non vanificare i sacrifici fatti. Certo va data risposta alle preoccupazioni degli italiani e alla crescita delle nuove povertà, alle difficoltà di imprese e lavoratori ma non esistono risposte semplici e problemi complessi con un alto numero di variabili». E poi ha riferito: «Tra dicembre e marzo abbiamo ricevuto poco di più di 14 milioni di vaccini. Tra aprile e giugno ne riceveremo oltre il triplo. È un primo risultato che attendevamo e che ci siamo impegnati a fondo per ottenere, l’inizio di una fase davvero differente. Finalmente ci sono le condizioni per raccogliere i primi concreti risultati del lavoro che svolgiamo da molti mesi tra mille difficoltà e dentro una emergenza sanitaria senza precedenti, aggravata da varianti più pericolose e non prevedibili», ha evidenziato Speranza, invitando a guardare «ai fatti, agli elementi che delineano la possibilità di una fase nuova». Perché «i numeri, come sempre, sono più chiari di mille parole». Per quanto riguarda i viaggi fuori dall’Italia ieri il commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton ha parlato del certificato verde, per facilitare gli spostamenti dei cittadini europei. «Dal 1 giugno saremo pronti» ha annunciato al parlamento. In più ha spiegato che gli Stati membri potranno «iniziare a editarlo e implementarlo» per raggiungere «a luglio» la piena operatività.

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