TELEKOMMANDO

Lo confesso spudoratamente che mai e poi mai avrei immaginato di dovermi trovare a fare un elogio, per giunta pubblico, di Alba Parietti. Sapevo grazie ai “social”, per la sua attività oserei direi estenuante su Instagram di mostrare lati privati della sua vita e condividerli sia con i fan sia con gli hater. Questi ultimi insopportabili nei loro commenti tanto pretestuosi da essere crivellati dai “tastieristi” assistenti della showgirl. Quando non la stessa Parietti a rispondere. Lo dico perché in questi pochi giorni ho letto e assistito a due episodi che la riguardano: il primo relativo allo spostamento di data di messa in onda del suo nuovo programma, Non sono una signora, originariamente previsto su Rai 2 a dicembre, poi annunciato per l’inizio dell’anno e infine (e si spera per lei) al prossimo mese di maggio. Tutto questo chissà per quali alchimie di palinsesto, ma forse più spicciamente per non incorrere in un flop annunciato come stanno capitando un po’ a tutti i programmi del prime time della seconda rete pubblica. Mentre, più interessante è stato la testimonianza che la Parietti ha tenuto in modo estemporaneo, mercoledì scorso alla Triennale di Milano, in occasione dell’omaggio postumo, con tanto di pubblicazione di un libro intervista, dedicato a Angelo Guglielmi che la volle fortissimamente per la sua “selvaggeria” nella sua Rai 3. E lodando la capacità di Guglielmi di entrare in mezzo alle cose e di capire e indirizzare le persone, la showgirl ha raccontato dell’insuccesso della Piscina e di come lei si sentisse una cialtrona, seduta com’era sul successo che stava ricevendo, totalmente inaspettato (la sua espressione era ben altra per sottolineare com’era stata fortunata). Insomma, si è vista un’altra Parietti, lontanissima dai cliché della star. Eppure, la luccicanza della star ce l’ha. Eccome!

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