TELEKOMMANDO

La deriva inevitabile dei reality

Una sorta di ribellione sembra agitare alcuni dei programmi più seguiti delle ultime stagioni. L’onda lunga di una televisione che mischia i ruoli, rendendoli quasi indistinguibili, ha sommerso anche i più generosi verso chi la tv la fa di professione e non si capacita di come la parte passiva, pur resa partecipe degli eventi, sia diventata preponderante. Lo si vede soprattutto nei palinsesti Mediaset dove la formula del reality permanente sembra pagare in termini di audience, quindi di inserzioni commerciali, ma non in termini di buona creanza. Questa confusione di ruoli la si vede soprattutto in Uomini e donne e nella nuova Isola dei famosi. In quest’ultima, addirittura, è uno degli opinionisti a far ombra a chi conduce. D’altronde anche questi è un conduttore che però ha avuto meno occasioni dell’altra di guidare un programma di grande ascolto. Quindi perché non sabotare la conduzione, proponendosi come alternativa? Di certo la pagherà a breve. Almeno secondo i pettegolezzi e i retroscena mossi dai social. Nondimeno vi è una strisciante e logorante guerra tra alcune dame e cavalieri del parterre dei futuri innamorati della De Filippi e i due storici e ventennali opinionisti della trasmissione. Ormai facili a perdere le staffe. La minaccia insomma sembra arrivare dal basso e come diceva una politica oggi in auge: “non ci vedono ancora arrivare”. E sono già lì.

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