Solitamente la tarda primavera, che oggi però è una primavera che tarda ad arrivare, porta via la stagione televisiva che ha allietato (a seconda delle prospettive) parte dell’autunno e tutto l’inverno. La chiusura di molti programmi, alcuni di successo che prevedibilmente avranno un proseguo nella seconda parte dell’anno, quando diventeranno effettivi i palinsesti che dirigenze di tutte le tv stanno approntando, altri inevitabilmente, complici gli scarsi ascolti, verranno presto e in fretta chiusi in cassetti e dimenticati. I flop non sono stati pochi, nemmeno forse vale la pena enumerarli. Invece, un programma di grande successo e presa sul pubblico è stato “Belve” di Francesca Fagnani. Casualmente mi è toccato vedere l’ultima puntata e non sapevo che ciò che stavo guardando era proprio la coda estrema della trasmissione. Comunque vera è la casualità, meno il fatto che mi sono fermato a guardarla: mi ha incuriosito la presenza della Pascale, ex-fidanzata di Berlusconi e oggi felice compagna della cantante Paola Turci. Molto meno la presenza di Mara Maionchi, peggio quella di Chiambretti. Noiose e molto. A differenza di quella della Pascale che aveva dalla sua: sia una storia da raccontare (non molto si sa di lei del periodo pre-berlusconiano e tanto è rimasto così sebbene la donna abbia detto di sé e della famiglia) sia un’evidente simpatia da parte dell’intervistatrice. Lo “scoop” era, insomma, dietro l’angolo ed è questo uno dei fini manifesti di “Belve”. E a decretarne il successo. Ciò è dovuto anche al suo format che consente ai social di ridurlo a brani di proprio piacimento, confezionandone allo scopo notizie che suscitano per l’appunto curiosità nel pubblico anche più sorvegliato e smaliziato. Io stesso, lo confesso, non guardavo il programma perché i social già mi dicevano tutto quello che volevo sapere. Qui sì che c’è da riflettere.
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