TEATRO Cavalli e il dramma dei migranti: la civiltà annega nel Mediterraneo

L’’attore lodigiano ha portato il suo monologo sul palco delle Vigne

Uno spaccato di vita vera che scorre dall’altra parte del Mediterraneo, raccontata nel monologo di Giulio Cavalli “A casa loro” sulle tracce delle inchieste condotte dal giornalista di “Avvenire” Nello Schiavo.

A Lodi, lunedì sera, sul palco del teatro alle Vigne, l’attore lodigiano accompagnato da Federico Rama alla chitarra, ha catapultato il pubblico in un girone dell’inferno, quello dei migranti: «Il mar Mediterraneo conta la più terribile moria di persone nella storia dell’uomo: il 60 per cento non ha neppure un nome, un cognome, una nazionalità, una provenienza. Proprio come quando si spegne una lampadina in un vicolo buio dove non passa mai nessuno e nessuno se ne accorge. Quel vicolo buio si chiama Libia».

Sul Cittadino di mercoledì 13 la recensione

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