L’inaspettata folgorazione di “Appresso alla musica”, con Renzo Arbore e Gegè Telesforo

Il nuovo programma musicale per Rai 5

Complice una distrazione sulla scelta dei programmi serali, dico questo perché chissà a quanti sarà capitato di armeggiare i tasti del proprio odiosamato telecomando e approdare a un programma, a una trasmissione, all’improvviso folgorante. Eppure si voleva vedere altro. Ed è quello che è capitato l’altra sera andando all’inseguimento di una di quelle “trashate”, spacciate per puro intrattenimento, che tanto allietano i minuti che separano la fine della cena allo stravaccarsi sul divano, prima del riposo notturno. Niente di nuovo per questi gesti che ogni tv di casa osserva quotidianamente, se qualcuno al di là dello schermo potesse vedere ciò che accade in ogni casa. Ma, non si è ancora in “videodrome” e invece si è in una banalissima condizione di attesa tra un “officio” e l’altro. Quanto aveva ragione Beckett, la panchina di Vladimiro e Estragone oggi è proprio il divano, non a caso spezzato sempre in due: Poltrone & Sofà, Divani & Divani, ecc. Estrema identificazione di una solitudine esistenziale che da tempo accompagna le repentine e imprevedibili crisi della nostra contemporaneità. Non pienamente accettata da tutti. Allora per riprendere il discorso, complice il caso, è stato oltremodo bello e un amarcord imprevisto imbattersi in “Appresso alla musica”, il nuovo programma per Rai 5 di Renzo Arbore e il sodale del momento, il cantante e dj Gegè Telesforo. Ovviamente i due non sono nuovi al genere, il programma si occupa di musica di 4 e 5 decenni fa, andando a pescare tra gli home-movies di Arbore e in Doc, trasmissione di culto degli anni ’80, di cui lo showman pugliese era autore e Telesforo conduttore insieme a Monica Nannini. Altro tempo e altro luogo e bisogna dire anche altra Rai, avendo vissuto da spettatore televisivo e partecipante a Doc, allora giovanissimo, a memoria dovevo avere vent’anni, ebbi la fortuna di entrare in quello studio e assistere non solo alle esibizioni live di Wilson Pickett e della Penguin Cafè Orchestra, ma di osservare da vicino l’officina in progress di una trasmissione televisiva. Chiudo con una piccola nota pettegola: ad accompagnarmi nello studio di Doc furono i colorati ballerini di Pronto Raffaella? Veramente altro tempo, altro luogo.

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