IN MOSTRA Le “storie di donne samurai”

A Milano fino a novembre nello store Tenoha

Sembra di essere non a Milano, ma nella Parigi di fine XIX secolo, allorquando, grazie all’Esposizione Internazionale, l’Europa conobbe la storia, gli usi e i costumi del Giappone che fino a quell’epoca era vissuta in un isolazionismo aureo. A essere affascinati, soprattutto dall’arte e dalla società furono scrittori e artisti del calibro dei fratelli Goncourt e di Vincent van Gogh e un po’ di questo sta accadendo in quest’ultimo triennio in Italia con una fascinazione per il Sol Levante che sfiora il feticismo. Editoria, mostre, moda fanno a gara per pubblicare le ultime novità che arrivano da Tokio e dintorni. Ma, anche le agenzie viaggi non scherzano in tal senso: a costruire itinerari ad hoc per un turismo esigente e non di massa. In tale contesto retrospettivo e presente si colloca la mostra immersiva: Storie di donne samurai, visitabile fino a fine novembre nello store milanese, vicino ai navigli, Tenoha. Occhio agli ingressi e alle date. Le entrate seguono un flusso coordinato. Storie di donne samurai, segue due esposizioni di grande successo come Botteghe di Tokyo e Fantasmi & Spiriti del Giappone. Ed ispirata all’ omonimo libro dell’illustratore Benjamin Lacombe, corredato dai testi Sébastien Perez, uscito nel maggio scorso per L’ippocampo Edizioni. Qui, i visitatori potranno rivivere l’antica capitale nipponica, Kyoto: luogo in cui tra battaglie, frecce e demoni, rivivranno anche coraggiose virago. Questo grazie “a un percorso multisensoriale”, in si conoscerà un altro aspetto del codice dei nobili samurai, la cui appartenenza era anche ad appannaggio di straordinarie donne guerriere.

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