Gli oratori di campagna, perle d’arte da riscoprire

Inizia il viaggio del “Cittadino” tra i piccoli luoghi di culto sparsi nel nostro territorio che meriterebbero di essere valorizzati anche a fini turistici

Meriterebbero una mappatura, oggi mancante. E, perché no, la predisposizione di itinerari che ne favoriscano la loro scoperta, o riscoperta. Perché in alcuni casi si tratta di veri e propri insospettabili gioiellini artistici oltre che luoghi di culto di tanto in tanto ancora utilizzati per funzioni religiose. Stiamo parlando degli oratori di campagna, patrimonio di storia, arte e tradizione da valorizzare e che invece in alcuni casi è lasciato nell’incuria. Piccoli monumenti che potrebbero essere un incentivo per il turismo sostenibile e territoriale, magari con una bella targa al loro esterno per farli riconoscere.
Il “Cittadino” propone ai suoi lettori in questi venerdì d’agosto un viaggio tra questi oratori campestri, che comincia dall’armonia coloristica del rosa e del bianco della chiesetta di San Tommaso adagiata nel verde, e già visibile con il suo campanile percorrendo la strada che dalla provinciale 23 conduce a Villanova Sillaro; toccando anche San Francesco a Monticelli e l’oratorio dedicato ai Santi Domenico e Francesco a Paderno Isimbardo. Echi di storia dal ’700.

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