Dialetto e parole perdute, il viaggio del «Cittadino» con la nuova rubrica “Sül canton”
Tutti i giovedì, dal 16 gennaio, Aldo Retus guiderà i lettori, che potranno anche partecipare scrivendo a [email protected]
«Il lettore lodigiano d.o.c. proverà un brivido di orgoglio scoprendo che parole quotidiane dei suoi nonni - oggi scomparse anche dal dialetto - sono tuttora in uso da un capo all’altro del globo. Una di queste è “tumates”, voce arcaica, già dai nostri genitori abbandonata in favore del più moderno “pumdor”». Questo l’incipit di uno dei racconti che Aldo Retus - ingegnere lodigiano, cultore del dialetto e delle tradizioni locali - regalerà ai lettori de «il Cittadino», tutti i giovedì, a partire dal 16 gennaio. Parte infatti la nuova rubrica “Sül canton”: un titolo che volutamente guarda ai tempi antichi, quando la strada e i cortili erano luogo d’incontro e di scambio.
L’idea di dare nuova vita alle parole dei nostri nonni - e dei bisnonni - è nata a fine 2024 su iniziativa di Retus e di Stefano Taravella, direttore dei corsi dell’Unitre, e ha trovato le porte aperte del «Cittadino».
Si parte dunque, affidandoci a un timoniere d’eccezione come Retus e all’entusiasmo dei nostri lettori, che potranno partecipare direttamente alla nuova rubrica, inviando le loro parole dialettali (che Retus potrà eventualmente selezionare per farle diventare oggetto della rubrica) ma anche i loro ricordi legati proprio all’uso del dialetto. Stiamo predisponendo una mail apposita [email protected]: di settimana in settimana sul giornale pubblicheremo dunque anche i contributi dei lettori e dedicheremo uno spazio anche sul nostro sito Internet.
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