SALERANO Lambro, via alla messa in sicurezza: rinforzi alla sponda per evitare crolli

Sopralluogo dei vertici Aipo e dell’assessore regionale Foroni per il cantiere

Via al maxi cantiere per il rafforzamento della sponda del Lambro adiacente al centro sportivo parrocchiale. Sono arrivati anche i vertici di Aipo e l’assessore regionale a territorio e protezione civile Pietro Foroni ieri a Salerano per effettuare un sopralluogo a seguito dell’apertura dei lavori urgenti per la messa in sicurezza. Un intervento da 223 mila euro in tutto che si prolungherà per, tempo permettendo, 90 giorni in tutto. «Già a giugno, a seguito degli eventi meteorologici avversi, come Aipo eravamo intervenuti – ha ricordato l’ingegner Remo Passoni, responsabile unico del procedimento -. Vista la situazione emergenziale venutasi a creare nell’ultimo periodo abbiamo quindi deciso immediatamente di effettuare questa messa in sicurezza: inizialmente infatti avevamo previsto le opere per il 2021, ma a seguito delle segnalazioni ci siamo subito mossi». Presente durante il sopralluogo anche il sindaco Stefania Marcolin. «Un’erosione evidente già dallo scorso autunno che è andata via via peggiorando – ha puntualizzato -. Abbiamo avuto questo sostegno importante da Aipo e Regione Lombardia. Quest’ultima già lo scorso anno aveva stanziato 100 mila euro per un altro intervento, questa volta per la rampa del ponte sempre sul fiume Lambro. Dico grazie ad entrambe, da soli non potremmo sobbarcarci tutte queste opere». Lungo la sponda, per un totale di 70 metri, verranno posizionati dei rinforzi per evitare smottamenti. Il campo da calcio, per la gioia anche del parroco don Gianni Zanaboni, presente a sua volta ieri insieme al progettista e direttore dei lavori Alessandro Morgese, al direttore Aipo Luigi Mille e a rappresentanti dell’impresa Sverzellati, non è stato toccato. «Era necessario intervenire subito ed è stato fatto – ha aggiunto Foroni -. Martedì in giunta verrà portata una delibera che mette sul piatto un investimento da 137 milioni di euro per lavori di difesa del suolo. Di questi, 3 milioni, saranno indirizzati al Lodigiano, puntiamo a mettere un punto definitivo ad alcune criticità». Tra le tante zone toccate, su cui interverrà principalmente il Consorzio Muzza, troviamo il colatore di Massalengo, l’area della Venere ad Orio Litta, il Gandiolo a Castelnuovo. n

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