Troppo pieni e senza coperture, proteste per il via vai di trattori nei centri della Bassa. E adesso arrivano le prime multe

Perdite di carico e viabilità a rischio: in alcuni centri almeno cento mezzi al giorno

Trattori carichi fino all’orlo senza copertura. E sul territorio si registrano i primi incidenti collegati alla perdita di parte del carico, che finisce sulla sede stradale causando la fuoriuscita di automobilisti e centauri alla guida. Incidenti che hanno visto però già le prime sanzioni elevate dai carabinieri del comando di Lodi, da settimane impegnati nel tenere sotto controllo la situazione. Il viavai di mezzi agricoli con i cassoni strabordanti - il più delle volte di trinciato diretto agli impianti di biogas ma anche di pomodori - sono un problema fortemente sentito da amministratori comunali e cittadini. In particolare dei piccoli Comuni, attraversati da un flusso che può superare anche i 100 trattori al giorno. Per lo più di contoterzisti che trasportano il trinciato destinato al nuovo/vecchio business del biogas (perché la vera nuova frontiera oggi è il biometano). E che viaggiano abbondantemente oltre i limiti di velocità, con cassoni riempiti oltre misura così da ridurre il numero dei viaggi e quindi i costi, aumentando i profitti. Non solo: proprio per sfruttare al massimo la capienza dei rimorchi, senza la copertura prevista dalla legge. Tre fattori che messi assieme determinano una situazione di rischio sulle strade.

Leggi anche

La velocità infatti fa ondeggiare il carico, che essendo scoperto cade sul manto stradale. Determinando un intralcio alla circolazione di autoveicoli e velocipedi che si traduce poi in incidenti. A lanciare l’allarme qualche giorno fa era stato il sindaco di San Fiorano Mario Ghidelli, preoccupato dall’andirivieni di trattori in centro al paese, senza alcun rispetto del codice della strada. Il primo cittadino aveva segnalato la pericolosità proprio ai carabinieri, in realtà già con le antenne alzate su un problema molto più diffuso.

Leggi anche

Un’attività, quella dell’Arma, che ha già portato ad elevare alcune sanzioni ai trasgressori. E che punta in primo luogo a scoraggiare altri agricoltori dal tenere condotte che violano la legge, mettendo a rischio gli utenti della strada. Al discorso sicurezza, ovviamente prioritario, si aggiunge poi l’inquinamento prodotto dal passaggio di un numero così elevato di mezzi agricoli. Che nella maggior parte dei casi, con l’agricoltura nel senso tradizionale del termine hanno per altro ben poco a che fare, andando ad alimentare l’affare biogas.

© RIPRODUZIONE RISERVATA