«Trattori a tutta velocità, ignorati i limiti». Anche San Fiorano si ribella. E il sindaco va dai carabinieri

Ghidelli: «Anche 100 mezzi al giorno in centro, la mia paura è che con un incidente qualcuno si faccia veramente male»

Fino a 100 trattori al giorno, carichi di trinciato, a tutta velocità in centro a San Fiorano. E il sindaco Mario Ghidelli segnala il pericolo sicurezza ai carabinieri: «La mia paura è che possa succedere un incidente e qualcuno si faccia veramente male – avverte -. Il limite di velocità in via Pallavicino è di 30 chilometri orari ma i trattori vanno ben oltre. Ci sono molti anziani che attraversano la strada e se un trattore viaggia a 50 all’ora, con quella massa di carico, prima che si fermi è già successo il guaio».

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A percorrere avanti e indietro la via centrale di San Fiorano sono terzisti diretti a un impianto di biogas nella parte bassa del paese. Hanno i rimorchi pieni fino all’orlo. E a quella velocità il trinciato vola in strada, intasando i tombini. Il meno, ma comunque un disagio che potrebbe essere evitato semplicemente andando più piano.

«La settimana scorsa due trattori si sono incrociati e hanno frenato di colpo, è stato un miracolo che non si siano scontrati – prosegue il sindaco Ghidelli -. La gente ha paura, si lamenta. E ha ragione».

Ma con un solo agente di polizia locale in convenzione con Turano per 5 ore la settimana, diventa impossibile fare controlli stradali. Da qui la segnalazione di Ghidelli ai carabinieri. E l’appello a chi attraversa il paese a rispettare il codice della strada: «Capisco il lavoro, non capisco il biogas e l’ho già detto, ma ci vuole rispetto per le normative stradali – insiste -. Un trattore che va a 50 all’ora non si ferma in 3 metri e il pericolo è che succeda qualche brutto incidente. I rimorchi trasportano quintali di trinciato, hanno le sponde sopraelevate per caricarne il più possibile e più vanno veloce e più perdono il materiale che va nei tombini. Ma sono soprattutto un problema pere la sicurezza stradale».

A questo si aggiunge l’impatto ambientale: «Tutto questo viavai di mezzi crea inquinamento, senza contare che sono contrario al biogas, che per me è un’industria a tutti gli effetti – conclude il primo cittadino Ghidelli -. Bisognerebbe dare un premio agli agricoltori che allevano ancora il bestiame e coltivano per l’alimentazione».

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