
Cronaca / Basso Lodigiano
Giovedì 06 Febbraio 2025
Calenda “riaccende” la centrale di Caorso ma i sindaci non ci stanno
ENERGIA «La tecnologia più avanzata oggi è quella delle rinnovabili e in siamo già molto avanti»
Castelnuovo Bocca d’Adda
Ha fatto parlare e scrivere la settimana scorsa, più sulla sponda piacentina e cremonese del Po che su quella lodigiana, finora, il video realizzato e fatto circolare dal segretario nazionale di Azione Carlo Calenda che, in visita alla sala comandi dell’ex centrale nucleare di Caorso, ha azionato un interruttore - ormai collegato al nulla dato che il nocciolo del reattore da 860 Mw è smantellato - coniando lo slogan «giri qua e l’energia costa la metà». Un chiaro endorsement per il “partito del nucleare” che nonostante il referendum degli anni Ottanta si ripresenta periodicamente in modo piuttosto trasversale con la promessa di centrali piccole e di nuova generazione, quindi sicure. Sicuramente a impatto zero per l’aria, un po’ meno per chi l’uranio lo deve estrarre e lavorare e spaventoso se si pensa a un incidente industriale o, dati i tempi, a un attacco bellico alla centrale. «Calenda fa il politico, io faccio il sindaco di Caorso - è la reazione di Roberta Battaglia, al suo terzo mandato da primo cittadino del comune che ha ospitato una delle quattro centrali nucleari d’Italia - Per noi il nucleare è una cosa seria, non uno spot - prosegue Battaglia -. La centrale è della Sogin e mi sembra che il progetto oggi sia di creare un parco fotovoltaico».
«Riaccendere Caorso è fantascienza», dice dalla riva opposta del Po, dove il reattore fa parte dello skyline dai primi anni ’70, il sindaco di Castelnuovo Marcello Schiavi . «Attorno alla centrale si è creata negli anni una “terra di nessuno” in cui la natura ha ripreso il sopravvento - constata Piero Luigi Bianchi, sindaco di Caselle Landi -: sono condizioni ambientali uniche nell’ambito del progetto Unesco di rinaturazione dall’asse del Po. Oggi in Italia usiamo già tantissime energie rinnovabili, e stiamo costruendo accumuli da 200 Mw per poterle usare a ogni ora. Oggi la tecnologia all’avanguardia è questa....pensiamoci».
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