«Sono pronta a rimuovere il messaggio con gli insulti»

Parla la leghista Roberta Ferrero che ha pubblicato l’immagine delle ragazze “anti-Salvini”

«Non c’entro niente con quella vicenda, sono i “miracoli” di Facebook. Montano le cose e tutto appare e scompare. Metto dei post abitualmente e ho chi mi gestisce la pagina. Forse abbiamo cose più importanti da fare che gestire Facebook. Premetto, sono degli anni Settanta e non ho grande dimestichezza coi social. La pagina viene gestita, è un post della Lega».

La senatrice leghista Roberta Ferrero risponde mentre è al lavoro nella sua azienda. Classe ’71, laurea in economia e commercio, si divide tra Roma e la sua Piossasco, in provincia di Torino. È sua la pagina Fb su cui si è scatenato il diluvio d’insulti sessisti nei confronti di Alessandra e Arianna Giussani, 22 e 18 anni, le sorelle codognesi che il 28 giugno sono scese in piazza a manifestare contro Matteo Salvini.

«C’è la libertà di espressione o non c’è? Perché qui va tutto al contrario. Posso mettere la foto di manifestanti? Mi hanno addirittura mandato degli screenshot dove mi dicono che il post è stato rimosso e mi danno della codarda. Il post non è stato rimosso. La foto è stata pubblicata anche da Ansa. Io i post non li leggo, non so se ci sono scritte le cose che mi sta dicendo».

C’è ovviamente la libertà di espressione, ma entro certi limiti. Esiste il reato di diffamazione.

«È normale che si prendono le distanze da queste cose, ma non sono responsabile di chi scrive sotto i post. Se le due ragazze mi dicono “rimuovi il post”, lo rimuovo anche subito. A me non importa niente di quel post».

Il caso è finito in consiglio comunale, il sindaco di Codogno si è dissociato pubblicamente e quanto alle ragazze, nell’intervista al Cittadino Alessandra ha definito allucinante che quel post sia ancora sui social.

«Al vicesindaco di Rivoli, per una storia che ha pubblicato sul 25 aprile, hanno scritto di tutto, che la volevano vedere a testa in giù. E ha 24 anni, due in più di una di queste ragazze, ma non ha chiamato la mamma per farsi difendere e nessuno si è stracciato le vesti per difenderla. Mi dà fastidio tutto quello che è montato. Ho estremo rispetto per chi manifesta, però ovvio, se uno si mette nel confronto politico… La Lega non è mai stata tra i partiti preferiti della mia zona, per cui ho faticato. Mi sono sentita dire di tutto su Facebook, è così, lo sappiamo. Sono degli stupidi quelli che hanno scritto quella roba, ma cosa dovrei fare, stare a controllare tutti i retro-pensieri?»

Può decidere di rimuovere il post. Perché non l’ha fatto?

«Se la soluzione a tutta questa cosa è togliere il post io lo tolgo, ma non so se chi ha scritto è pagato per farlo. Magari sono troll. È successo anche a me, mi hanno scritto dei commenti con dei nomi che non sono risultati individuabili. Ma è il principio che non mi piace, perché ho messo solo un post con una frase e poi non posso controllare chi commenta. Diciamo così, che le indagini proseguano, e se i carabinieri, la polizia postale indagheranno su chi ha scritto cose sessiste e inguardabili, smetteranno».

C’è qualcosa che vorrebbe dire ad Alessandra e Arianna?

«Dico di continuare a manifestare, qualunque idea abbiano. Abbiamo bisogno di donne che s’interessino di politica. Ma di portare avanti degli ideali».

Quali sono i suoi?

«L’ideale della Lega è il buonsenso da portare avanti in economia per far vivere bene gli italiani. Non portare avanti i massimi sistemi».

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