Positiva al lavoro nella sua pizzeria di Secugnago: donna denunciata, chiuso il locale

La titolare dell’attività da asporto ha ignorato l’obbligo dell’isolamento

In pizzeria, la sua pizzeria, non doveva starci. Così come in qualsiasi luogo pubblico o comunque a stretto contatto con altre persone anche in ambito privato. Perché positiva e quindi costretta, fino a tampone negativo, a rimanere in isolamento. Eppure i carabinieri l’hanno trovata all’interno della sua attività. Inevitabile quindi per la donna la sanzione e la denuncia, a cui si aggiunge la chiusura della pizzeria d’asporto per almeno cinque giorni.

È successo tutto nella serata di mercoledì a Secugnago, quando i carabinieri della stazione di Casalpusterlengo, durante l’attività di controllo volta a contrastare comportamenti scorretti e violazioni alle normative vigenti in materia sanitaria, hanno pizzicato la titolare dell’attività nei locali di preparazione e vendita. E appunto all’interno dell’esercizio non ci poteva stare perché positiva, come appurato dai militari dell’Arma. Effettuati tutti i controlli necessari, è stato quindi appurato e chiarito come la donna, secondo quanto appreso, sia una delle centinaia di persone attualmente positive al virus nel Lodigiano. Subito i carabinieri hanno quindi provveduto a chiudere il locale. Se ne riparla nel 2022 per la riapertura dell’esercizio, cinque giorni esclusi ulteriori prolungamenti se non rispettate le normative di sicurezza. Misure rivolte all’attività quindi, ma anche a livello individuale sulla proprietaria che ha violato la legge in materia sanitaria, venendo denunciata e con conseguente comminazione in sanzione amministrativa.

La notizia ha fatto subito il giro del paese. Già mercoledì sera infatti in molti hanno notato la presenza dei carabinieri all’interno della pizzeria durante i loro controlli. Poi, ieri, l’affissione del cartello di chiusura e il classico passaparola hanno fatto il resto, con la notizia divenuta quindi di dominio pubblico tra i residenti di Secugnago. Denunce, e soprattutto sanzioni, che sono andate via via aumentando nel corso delle ultime settimane.

Sempre nella Bassa, l’attività ha portato a sanzioni verso i titolari di bar e negozi. Soprattutto i primi in alcune occasioni, a fronte di tanti che invece rispettano quotidianamente la legge, sono stati sorpresi a non controllare i green pass dei loro clienti, a cui è stato poi permesso di consumare liberamente ai tavolini o al bancone, anche senza mascherina.

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