PESCHIERA Tuffi all’Idroscalo, via ai controlli anche di notte in tutto il parco

Resta alta l’attenzione dopo il drammatico episodio a fine luglio del ritrovamento di un corpo senza vita

Occhi attenti sullo specchio d’acqua, come pure sul grande parco frequentato da centinaia di persone, e all’Idroscalo il rito estivo di bagni di sole e di acqua non conosce soste.

Anno relativamente tranquillo, il 2022, che ha fatto registrare un unico drammatico episodio – il ritrovamento, a fine luglio, del corpo senza vita di un uomo sulla cui fine sono ancora in corso accertamenti – e poche richieste di interventi per supporti e salvataggi in acqua, resta altissima l’attenzione su sicurezza e tranquillità in quello che è il “mare di Milano”. Bacino artificiale amatissimo, meta di chi cerca occasioni per sfuggire ad afa e calura, il grande parco dell’Idroscalo – oltre allo specchio d’acqua capace di ospitare sport acquatici, a disposizione dei frequentatori ci sono aree boschive e percorsi sportivi adatti a tutte le età ed esigenze – è costantemente monitorato da una Sala Operativa che garantisce interventi mirati e tempestivi in caso di necessità. Partecipano alla gestione di controllo e vigilanza del parco, la Polizia della Città Metropolitana, le Polizie Locali di Milano, Segrate, Peschiera Borromeo, carabinieri e Giacche Verdi, che nel parco hanno anche una delle loro sedi.

Durante le ore notturne, segnalano i responsabili, è attivo un servizio di pattugliamento lungo tutto il perimetro del parco. Controlli e verifiche, che garantiscono anche la possibilità di “bagnarsi” in sicurezza: esiste infatti un’area balneabile – lungo il resto delle sponde sono visibili divieti, non sempre rispettati – sottoposta a controllo di personale qualificato, bagnini appartenenti alla federazione italiana nuoto, mentre ormai “habituè” della zona sono gli agenti sommozzatori che hanno un presidio nella zona est del bacino. Se così l’estate ormai in dirittura d’arrivo non sembra aver fatto registrare particolari situazioni di crisi, resta comunque alta l’attenzione per una zona dove, in passato, si sono verificati diversi episodi tragici, con diversi bagnanti “traditi” dalle acque rese in alcuni punti gelide da correnti sotterranee.

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