LODI Taglio dei tigli, la Lega contro il centrosinistra: «Solo silenzio sugli alberi di Lodi Vecchio»

Il Carroccio all’attacco dopo l’ordinanza del Tar su viale Dante

S’infiamma il dibattito sul taglio dei tigli di viale Dante. Dopo la campagna di Legambiente per fermare gli abbattimenti, ieri la Lega è passata al contrattacco, spostando l’attenzione su un altro comune. «È singolare quanto accaduto nel limitrofo comune di Lodi Vecchio dove il sindaco insieme ai colleghi dì Salerano e Casaletto, tutti e tre Pd, hanno fatto tagliare degli alberi nel bosco di via Codazzi per fare spazio ad una nuova caserma dei carabinieri, nonostante le oltre 900 firme di protesta raccolte tra i cittadini – dichiarano dal gruppo consigliere del Carroccio di Lodi, guidato da Alberto Segalini -. È rimasto inascoltato l’appello del comitato cittadino Bosco urbano che, pur essendo favorevole alla realizzazione di una sede adeguata per i carabinieri e alla giusta valorizzazione del preziosissimo operato degli uomini dell’Arma, chiedeva nel 2019 la ricollocazione della caserma, in modo da non distruggere un’intera area verde. Una vicenda su cui nessun esponente politico della sinistra ha mai espresso indignazione».

La Lega ha citato il caso Lodi Vecchio per difendere le sue scelte sull’operazione Esselunga nel capoluogo: per fare spazio alla nuova rotatoria di viale Dante, una modifica della viabilità inserita negli accordi sul supermercato all’ex Consorzio agrario, saranno sacrificate delle piante. Una decisione che ha generato un’ampia mobilitazione in città, con presidi e persino installazioni artistiche sui tronchi. Per evitare che la scure si abbatta sugli alberi, il coordinamento di cittadini e associazioni Lodi vivibile si è anche rivolto al Tar per chiedere la sospensione dei lavori e con ordinanza i giudici hanno stabilito che le opere non potranno partire fino all’udienza del Tar del 21 dicembre. Un blocco che sta suscitando feroci polemiche e ieri ha preso posizione anche la Lega, il partito del sindaco Sara Casanova, accusando gli ambientalisti e la sinistra di essere rimasti silenti nel caso di Lodi Vecchio. «Nel capoluogo è scandalo se sei alberi vengono sacrificati per fare posto a una rotatoria in viale Dante che non potrebbe essere realizzata altrove e che risolverà problemi storici di congestionamento e smog, con beneficio generale anche per l’ambiente, in corrispondenza di uno degli snodi più trafficati e inquinati di Lodi», sottolinea il gruppo del Carroccio.

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