Lodi, Resq ha salvato oltre 160 persone VIDEO

Intervista a Michela Sfondrini: «Serve il sostegno di tutti»

Già oltre 160 persone salvate dalle acque del mare. Tra queste, 23 donne e molti minori, di cui 5 sotto i 7 anni e un bambino di pochi mesi. A farlo la Ong ResQ, People saving people che ha coinvolto anche diversi lodigiani.

A spiegarlo la libraia Michela Sfondrini che, fin da subito, si è appassionata all’iniziativa. «Le primissime persone che hanno iniziato a pensare a questo progetto - spiega Sfondrini - sono Luciano Scalettari, attuale presidente, Giacomo Franceschini, responsabile della parte organizzativa e le altre persone che compongono il direttivo. Io fui coinvolta all’inizio, attraverso Alberto Guariso, l’avvocato che ha seguito il “Coordinamento uguali doveri” nel caso mense».

Guariso le raccontò di questo «sogno» di mettere una imbarcazione in mare per salvare le persone. «Se non ci sono equipaggi di Ong, in questo momento, in mare, la gente muore - spiega Sfondrini -. E le ong fanno il lavoro che dovrebbe essere fatto dalle istituzioni, a ben altro livello. Il nostro presidente onorario Gherardo Colombo non smette di ripetere che “la gente in mare non deve morire” e quindi si va a tirarla fuori per quello che è nelle nostre possibilità».

A Lodi ad essere vicino a ResQ è il Lodigiano contro la discriminazioni. «Alcune delle realtà che fanno parte del Lodigiano contro le discriminazioni hanno aderito alla rete di terra di ResQ», spiega Sfondrini.

«La nave che abbiamo acquistato è partita da Valencia il 6 agosto, ha impiegato 6 giorni per arrivare in acque Sar maltesi che sono le acque di soccorso. Tra il 13 e il 16 agosto ha salvato 166 persone.

Non è sufficiente però mettere una nave in mare, bisogna fare in modo che in mare ci possa rimanere e le risorse necessarie sono tante», annota la libraia. Serve il sostegno di tutti.

Per informazioni sulle donazioni, è sufficiente consultare il sito https://resq.it

Dei gadget come felpe, borracce, magliette e spille sono disponibili anche presso la libreria Sommaruga, già punto di riferimento in città in occasione della battaglia per il caso mense.

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