Il timore dell’assalto al territorio

di Massimo Gatti, capogruppo in Provincia di Milano della lista “Un’altra Provincia-PRC-PdCI“

Dopo la presentazione in pompa magna della Tangenziale est esterna, una delle più grandi truffe ai danni dell’ambiente e dei territori interessati dall’opera, un’altra cattiva notizia è piombata sul sud-est milanese e il nord lodigiano. Il PDL e Lega hanno infatti bocciato in Parlamento l’emendamento al decreto Milleproroghe, sostenuto da tutti i sindaci dell’asse della pauellese, che chiedeva il ripristino dei fondi necessari al completamento della riqualificazione della SP 415. Siamo di fronte a un comportamento sciagurato di PDL e Lega, che da una parte rifiutano di completare la riqualificazione di importanti strade esistenti, quotidianamente utilizzate, tra notevoli disagi, da migliaia di lavoratori e studenti, mentre dall’altra continuano a progettare nuove costosissime autostrade, che aumentano il traffico e distruggono i parchi e l’agricoltura. Tutto ciò senza investire neanche un euro nel trasporto pubblico su ferro, tradendo i patti sottoscritti il 5 novembre 2007 o accumulando ingiustificati ritardi, come nel caso del prolungamento della M2 fino ad Assago: dopo anni di attesa e uno spropositato aumento dei costi, abbiamo dovuto assistere a un pietoso rimpallo di responsabilità e a un costo record della corsa (2,10 euro!), senza neppure il tentativo di varare il biglietto unico. Del resto siamo di fronte a una classe dirigente di centrodestra del tutto inconsistente, incapace persino di posare la segnaletica stradale conseguente alle proprie ordinanze! A fare le spese di questi ritardi e disservizi, sono principalmente i pendolari che ogni giorno devono affrontare mille traversie per arrivare al lavoro o a scuola: mezzi pubblici inadeguati, quasi fossero carri bestiame, costi di biglietti e abbonamenti in continuo aumento. Per questi problemi il centrodestra purtroppo ha sempre e soltanto una ricetta: far pagare il conto alle amministrazioni locali oppure svendere il territorio al business delle autostrade e della speculazione edilizia. Nel mese di dicembre il Presidente della Provincia di Milano, Podestà, ha infatti avanzato l’ipotesi di far sborsare 124 milioni ai Comuni per il prolungamento della metropolitana verso Paullo e Vimercate - dimenticando l’accordo sottoscritto nel 2007 - e in questi giorni straparla di nuovi pedaggi senza fare proposte concrete. Follie indecorose, accompagnate magari da qualche idea pericolosa di far sorgere altri inceneritori all’interno dei nostri confini. Il suo collega di Lodi, Presidente Foroni, dica invece ai cittadini quante cave gli sono state chieste nei comuni lodigiani e abbia il coraggio di respingere proposte devastanti che, per regalare ghiaia a basso costo ai signori delle autostrade, deturpano in modo irreversibile il territorio. Per bloccare le autostrade e la cementificazione totale, per imporre il rispetto dei patti, assicurare investimenti certi per la mobilità sostenibile e non sprofondare nello smog e nell’asfalto, Comuni e popolazione si devono mobilitare immediatamente, per impedire l’ultimo scempio e ripartire prima di tutto dal trasporto pubblico. Il centrosinistra non può più sbagliare e deve dire chiaramente che senza sviluppo delle linee metropolitane e progetti di mobilità sostenibile, non ci sarà nessuna nuova grande strada o autostrada. Noi abbiamo sempre sostenuto una politica alternativa che, nella tutela dei beni comuni, sceglie di sacrificare gli spazi e le risorse per un trasporto pubblico efficiente e moderno, che lasci alle generazioni future città da vivere e aria da respirare.

di Massimo Gatti, capogruppo in Provincia di Milano della lista “Un’altra Provincia-PRC-PdCI“

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