Gli attracchi sul Po sono deserti: la navigazione resta un miraggio

Con il Covid è definitivo l’addio alle crociere, annunciate come chiave di volta per il turismo nel Lodigiani

Niente navigazione sul Po. Nella Bassa gli attracchi di Somaglia e Corte Sant’Andrea sono deserti. Eppure in vista di Expo 2015 le crociere erano state annunciate come la chiave di volta per il rilancio del Lodigiano, in particolare della Bassa, in senso turistico. Tuttavia, dopo anni di progressivo depotenziamento dell’offerta, quest’estate i progetti sono definitivamente naufragati. Complice anche il fatto che, con l’ultima piena, fra Somaglia, in direzione San Rocco-Piacenza, il letto è cambiato e la navigazione con fondale sarebbe molto difficile.

Di fatto però, la disfatta del piano di navigazione ha radici profonde. E ha inizio con la motonave Ligaligö acquistata dall’associazione San Michele con il contributo di 40mila euro della Provincia e 30mila euro di Regione Lombardia, e inaugurata nel 2012 proprio per valorizzare il tratto di Po fra Somaglia, Corno Giovine, Santo Stefano e Corte Sant’Andrea. In occasione del varo, avvenuto con tanto di colpi di cannone, i Comuni di Santo Stefano (ideatore dell’associazione San Michele), Caselle Landi, Castelnuovo, Corno Giovine, Senna, Orio Litta, Somaglia, Guardamiglio e San Rocco avevano addirittura sottoscritto un documento simbolico quale impegno per la promozione del turismo.

La “barca” però ha funzionato solo fino al 2014. Poi il vuoto. Al punto che il Ligaligö non è riuscito a salpare neppure nell’anno di Expo, l’evento per cui, ironia della sorte, era stato progettato. La motonave per un periodo poi è stata al porto di Cremona per manutenzioni, poi data per scomparsa, poi per venduta, ma da chi e a chi, non si sa. Per un periodo, grazie all’impegno della Provincia e alla disponibilità del Consorzio Navigare l’Adda di Pizzighettone, la navigazione, almeno a Somaglia, località Gargatano, è stata garantita con corse domenicali realizzate su un altro battello. Quest’anno però nulla è partito. E il Consorzio non sembra intenzionato ad andare avanti: servono iniziative pubbliche e dei privati per valorizzare la tratta e organizzare eventi. Il Consorzio dunque prosegue la sua attività in altri lidi: sull’Adda, sui Navigli e sui Laghi, dove il riscontro è ottimo.

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