È morto Silvio Berlusconi, l’Italia si ferma per ricordarlo: il racconto della giornata

Ricoverato in ospedale da alcuni giorni, le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate ed è deceduto oggi, lunedì 12 giugno

La notizia sta rimbalzando sulle maggiori testate: Silvio Berlusconi, ex presidente del Consiglio e fondatore di Mediaset, è morto poco fa all’ospedale San Raffaele di Milano, dove era ricoverato da venerdì.

L’imprenditore e politico, 86enne, era malato da tempo di leucemia mielomonocitica cronica, e già alcuni mesi fa era stato a lungo ricoverato per alcune complicazioni respiratorie collegate alla malattia.

Le sue condizioni sembrano essersi aggravate nelle ultime ore: i figli l’hanno raggiunto in ospedale in mattinata.

(Aggiornamento 12)

Iniziano ad arrivare da tutto il mondo i messaggi di cordoglio per il tre volte presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, venuto a mancare stamattina. Questo il messaggio di Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo:

Anche il Milan ha ricordato il suo storico presidente, che ha portato la squadra milanese a vincere alcuni dei suoi più importanti trofei:

(Aggiornamento 12.16)

In collegamento con il TG1, il presidente del Senato Ignazio La Russa ha ricordato Berlusconi: «Una cosa è sicura: c’è una Italia prima e dopo Silvio Berlusconi. Berlusconi ha cambiato la politica italiana e non solo. È stato un uomo che cambiava il rapporto con il mondo, con le persone, con la società».

Nel frattempo, il medico Fabio Ciceri ha detto che oggi non ci sarà una conferenza stampa. Ciceri, ematologo del San Raffaele, ha curato Berlusconi negli ultimi mesi

(Aggiornamento 12.40)

A Lodi

L’ultima uscita ufficiale di Berlusconi a Lodi è piuttosto datata: il leader di Forza Italia era arrivato in elicottero in città nel 1996, per sostenere la candidatura a sindaco di Italo Minojetti.

Il comizio si svolse al cinema Fanfulla, ecco il ricordo dell’allora proprietaria, tratto da un pezzo del Cittadino del 2008: «Mi ricordo quel giorno, Berlusconi è atterrato nel campo sportivo qui vicino (in viale Pavia, ndr), per la strada c’era un sacco di gente, su tutti i lati. Anche in sala...non sapevamo più dove mettere tutte le persone. Il suo entourage aveva un’organizzazione perfetta, stavano a guardare i minimi particolari».

Nella Bassa

Berlusconi, tuttavia, è tornato nel Lodigiano anche da Presidente del Consiglio, per la precisione a San Rocco al Porto per inaugurare il viadotto sul Po nell’ambito dei cantieri Tav.

«Un’opera ciclopica che aiuterà l’Italia a mettersi in pari con gli altri paesi europei - aveva esordito Berlusconi, secondo la cronaca del Cittadino di allora - Un’opera unica al mondo, non esiste un altro scavalco ferroviario così lungo». Nel suo discorso d’apertura, il premier si era prima di tutto svestito di ogni merito sulla realizzazione della superferrovia: «Quelli appartengono ai precedenti governi - ha esordito -, noi invece ne abbiamo solo uno, ma importante: quello d’aver lottato in Europa perché la linea veloce si prolungasse a ovest fino a Lisbona, attraverso Barcellona e Madrid, e a est per arrivare fino, mi auguro, a Mosca».

(Aggiornamento 13.15)

Da Milano arriva il messaggio del presidente della Lombardia Attilio Fontana. «Ci lascia Silvio Berlusconi, un grande lombardo. Un amico, un imprenditore, ma soprattutto un uomo che ha contribuito in maniera determinante alla crescita del nostro Paese - ha detto - Ha scritto pagine indelebili che resteranno nella storia di tutti noi. Vincente in ogni tappa della sua vita. Porterò per sempre nel cuore quel sentimento di generosità e di essere una persona normale con chiunque si confrontasse. Indimenticabili, poi, guardando oltre l’aspetto istituzionale e politico, gli anni del nostro grande Milan. Regione Lombardia troverà modo per lasciare un segno che lo ricordi per sempre».

I processi

Si moltiplicano le manifestazioni di cordoglio per la morte di Silvio Berlusconi, ma (soprattutto sui social) molte persone ricordano anche gli aspetti controversi della persona. Berlusconi, infatti, fu sicuramente uno dei più significativi imprenditori italiani, che ha segnato l’economia e la politica italiana e internazionale degli ultimi quarant’anni, ma è stato anche protagonista di numerose vicende giudiziarie.

L’unica sentenza di condanna definitiva è arrivata nel 2013: la Cassazione confermò la decisione della corte di appello riguardo al processo Mediaset a quattro anni di reclusione (di cui tre beneficiati dall’indulto). Berlusconi è stato condannato per Frode fiscale, falso in bilancio, appropriazione indebita. Nei suoi confronti fu però disposto l’affidamento in prova al servizio sociale, eseguita presso la clinica “Sacra Famiglia” di Cesano Boscone; Berlusconi richiese poi la riabilitazione, concessa dal tribunale di sorveglianza Milano.

Oltre a questa unica condanna, nei vari procedimenti giudiziari conclusi ci sono state 13 sentenze di assoluzione 10 procedimenti archiviati, 8 prescritti e per 2 è intervenuta l’amnistia.

(Aggiornamento ore 15.10)

Un altro ricordo lodigiano legato a Silvio Berlusconi: nel 2014, il Cavaliere intervenne telefonicamente alla nascita del club Forza Silvio, fondato da Casimiro Caravelli, sostenitore berlusconiano della prima ora, anch’egli recentemente scomparso.

All’epoca, Silvio Berlusconi viveva la sua svolta “animalista”, infatti intervenne scherzosamente chiamando in causa il cagnolino Dudù: «I nostri amici animali ci fanno vivere più a lungo: arriveremo a 120 anni». Il club si chiamava Fanfulla da Lodi: «Già dal nome si capisce che è un club di giovani», disse, intervenendo poi sulle donne («Sono più brave di noi, e nei club devono avere ampio spazio») e sugli anziani («Andate porta a porta, parlate con gli anziani soli, portate fiori e cioccolatini e spiegate loro perché devono votare forza Italia»).

(Aggiornamento ore 16)

Non è mancato, tra i leader internazionali, il ricordo di Vladimir Putin, con cui Silvio Berlusconi aveva mantenuto un rapporto di amicizia per anni. Nei confronti di Putin è stato emesso un mandato di arresto internazionale dalla Corte dell’Aja per crimini di guerra legati al conflitto in Ucraina.

È ormai un pezzo di storia l’incontro tra l’allora presidente Bush e l’allora (e ora) presidente Putin a Pratica di Mare, nel 2002, di cui Berlusconi, ancora l’anno scorso, rivendicava il ruolo di mediatore.

Il presidente Russo ha inviato una lettera al capo di Stato, Sergio Mattarella, scrivendo: ««Al nome di questo straordinario personaggio sono legati gli avvenimenti più importanti della storia recente d’Italia. Da vero patriota, Silvio Berlusconi ha sempre messo al primo posto gli interessi della Patria. Per molti anni, guidando il Consiglio dei ministri e ricoprendo altri importanti incarichi di governo, ha fatto molto per lo sviluppo economico e sociale del Paese, per il rafforzamento della sua posizione in Europa e sulla scena mondiale. Era giustamente considerato il patriarca della politica italiana e godeva di grande prestigio internazionale. Durante ciascuno dei nostri incontri, sono stato letteralmente caricato della sua incredibile vitalità, ottimismo e senso dell’umorismo. La sua morte è una perdita irreparabile e un grande dolore».

Nel frattempo, la salma di Silvio Berlusconi è stata trasportata dal San Raffaele a villa San Martino, ad Arcore, in attesa della cerimonia funebre.

Il feretro di Berlusconi lascia l’ospedale

Il funerale di Stato si terrà mercoledì nel duomo di Milano, dove dovrebbe essere presente il presidente Mattarella.

Anche quest’ultimo ha dichiarato: «Apprendo con profonda tristezza la notizia della morte di Silvio Berlusconi, fondatore e leader di Forza Italia, protagonista di lunghe stagioni della politica italiana e delle istituzioni repubblicane - è il messaggio di Sergio Mattarella -. Berlusconi è stato un grande leader politico che ha segnato la storia della nostra Repubblica, incidendo su paradigmi, usi e linguaggi. Desidero esprimere il mio cordoglio e la mia solidarietà ai figli, a tutti i familiari, al suo partito, a coloro che più gli sono stati vicini nella vita e nell’ultima battaglia contro la malattia, combattuta con coraggio ed esemplare ottimismo».

Il capo del Governo, Giorgia Meloni, ha affidato il suo addio a un videomessaggio:

(Aggiornamento ore 16.39)

Il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, ha inviato un telegramma di cordoglio alla figlia Maria Elvira Berlusconi a nome di Papa Francesco: «Papa Francesco, informato del decesso dell’amato padre, senatore Silvio Berlusconi, desidera porgere a lei e ai familiari la sua vicinanza, assicurando sentita partecipazione al lutto per la perdita di un protagonista della vita politica italiana, che ha ricoperto pubbliche responsabilità con tempra energica. Sua santità invoca dal signore la pace eterna per lui e la consolazione del cuore per quanti ne piangono la dipartita. Mi unisco al cordoglio con un fervido ricordo nella preghiera».

Il lutto

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha proclamato il lutto nazionale per mercoledì, giornata dei funerali di Stato. A palazzo Chigi, come a palazzo Madama e Montecitorio le bandiere sono a mezz’asta in segno di lutto, e così rimarranno fino al funerale, che dovrebbe essere celebrato, mercoledì alle 15, dall’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini.

(Aggiornamento ore 17)

Non solo la sfilata dei politici di tutti i colori (anche gli avversari hanno riabilitato il Cavaliere ora che è inesistente), ma anche tanti semplici cittadini hanno voluto esprimere la loro vicinanza e le loro condoglianze per un personaggio che sicuramente ha polarizzato la vita politica italiana, operando una vera e propria rivoluzione, tanto che la cosiddetta discesa in campo di Berlusconi segna la nascita della Seconda Repubblica.

Il celebre discorso del 1994

Una rivoluzione costruita intorno a un leader popolare, a tratti pop e sicuramente anche populista, ma non certo quella rivoluzione liberale tanto a lungo promessa e che non si è concretizzata, per quanto Berlusconi abbia portato per la prima volta personaggi sinceramente liberali in un partito di massa. Un partito di massa che ha avvicinato alla politica (attiva e non) tanti “disinteressati” e, per contro, ha anche allontanato tanti dalla vita pubblica. Un partito di massa che, tuttavia, è sempre stato “personale”, costruito intorno al suo fondatore, il cui carattere da leader naturale l’ha reso per certi versi anche una zavorra per una creatura, Forza Italia, che non ha mai saputo affrancarsi da lui.

Anche Fininvest ricorda il fondatore, assicurando la continuità più assoluta: «Con profondo dolore e sincera partecipazione la Fininvest ricorda il proprio fondatore, Silvio Berlusconi. La sua forza creativa, il suo genio imprenditoriale, la costante correttezza dei comportamenti, la straordinaria umanità sono sempre stati patrimonio inalienabile della società, come delle aziende del gruppo. E tale patrimonio resterà alla base di tutte le nostre attività, che proseguiranno in una linea di assoluta continuità sotto ogni aspetto».

(Aggiornamento ore 17.30)

In un lunghissimo, magistrale articolo scritto da Jason Horowitz e Rachel Donadio, il New York Times offre un ritratto completo di Silvio Berlusconi, e dell’immagine che il mondo si è fatta del «più polarizzante primo ministro italiano», che «ha introdotto il sesso e il glamour nella Tv italiana, e poi ha portato la stessa formula in politica, dominando il paese e la sua cultura per più di vent’anni».

«Per gli italiani - scrivono i giornalisti -, mister Berlusconi era intrattenimento costante - sia comico che tragico, con più di un tocco di pessimo gusto - fino a quando non è stato buttato giù dalla ribalta tra i fischi. Ma ha continuato a tornare. Per gli economisti, era l’uomo che ha contribuito a buttare a terra l’economia italiana. Per i politologi, ha rappresentato un nuovo audace esperimento sull’impatto della televisione sugli elettori. E per i giornalisti dei tabloid, era una deliziosa fonte di scandali, gaffe, insulti ribaldi e scappatelle sessuali».

(ecco il link dell’articolo completo: https://www.nytimes.com/2023/06/12/world/europe/silvio-berlusconi-dead.html?smid=url-share)

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