COVID E TERZIARIO Cali di introiti e problemi di personale, nel Lodigiano i più colpiti sono bar, ristoranti e ospitalità

Sangalli di Confcommercio: «Chiediamo al governo e alle istituzioni locali sostegni per i settori a rischio»

Cali di fatturato e problemi di personale attanagliano le aziende del terziario, ristoranti, bar e ospitalità i segmenti più in sofferenza. «Da qui la richiesta urgente al Governo ma anche alle istituzioni locali, di attivare al più presto sostegni per i settori imprenditoriali più colpiti – la richiesta di Confcommercio espressa dal presidente Carlo Sangalli -. In particolare, indennizzi, rinnovo cassa Covid e moratorie fiscali e creditizie». È proprio un’indagine di Confcommercio Milano su un campione di 1.000 imprese del terziario di Milano, Monza Brianza e Lodi (di cui 80 nel Lodigiano) a mettere a nudo le difficoltà delle attività economiche di commercio e servizi per la quarta ondata pandemica. Hanno risposto maggiormente i segmenti della ristorazione (26 per cento), dei servizi (20 per cento) e del dettaglio non alimentare (19 per cento), ma l’analisi è comune praticamente a tutte le attività. L’indagine è stata ripresa e rilanciata da Confcommercio Lodi. Registra un calo della clientela il 72 per cento del campione, con il 41 per cento che soffre sul fronte del personale a causa di isolamenti e quarantene. Problemi anche nelle forniture, per il 21 per cento di aziende. Importante l’impatto dello smart working (soprattutto su Milano città, ma non solo) con il 68 per cento delle imprese che lo segnala, soprattutto nel segmento della ristorazione e della ricettività (quasi 9 aziende su 10). Il 67 per cento delle attività produttive teme gravissime ricadute nel caso del passaggio della Lombardia in zona arancione, che porterebbe un’ulteriore perdita tra il 10 e il 30 per cento. «Altissima – il 91 per cento delle imprese - è l’insoddisfazione sulle misure economiche attualmente in vigore per contrastare gli effetti dell’emergenza Covid – segnala la nota di Confcommercio -. Come priorità il 37 per cento chiede agevolazioni fiscali, il 28 per cento maggiori e più rapidi indennizzi, una moratoria creditizia il 18 per cento, la cassa integrazione Covid il 17 per cento». Fiducia nel vaccino, con l’80 per cento d’accordo con l’obbligo per gli over 50.n
An. Bag.

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