A Codogno la Metalferro pronta a dare il via alle assunzioni per l’ex Dolcini

La società ha vinto un’importante commessa di Rfi per il recupero e la pulizia dei vecchi binari

Buone notizie sul fronte del lavoro a Codogno: la settimana prossima il colosso abruzzese Metalferro che ha acquistato all’asta l’ex Dolcini, procederà alle prime assunzioni di personale in vista dell’avvio dell’attività. Ad annunciarlo ieri è stato il commercialista dell’impresa, Sossio Caruso: «La prossima settimana è prevista la firma del rogito per l’acquisto dell’immobile. E poi inizieremo ad assumere». L’azienda, che ha vinto un importante appalto di Rete ferroviaria italiana al Nord e per questo ha deciso di aprire un distaccamento a Codogno, svolge un lavoro di recupero e pulizia dei vecchi binari e delle traversine delle stazioni ferroviarie presso la casa madre a Teramo. E la scelta di Codogno come base logistica in Lombardia non è casuale, vista la stretta vicinanza a Cremona dove Metalferro conferirà l’acciaio ad Arvedi. Per svolgere l’attività è necessario però un intervento sui capannoni dell’ex area Dolcini. E per farlo l’azienda incaricherà a breve un’impresa. «L’immobile non è abbastanza alto per le nostre lavorazioni per cui dobbiamo alzarlo» prosegue Caruso.

La prima ricerca sarà quindi rivolta a un’impresa edile. Poi saranno assunte le maestranze. Il lavoro da svolgere è di tipo manuale e richiede prestanza fisica. Dunque prettamente maschile. Compito degli operai è fare una selezione manuale delle rotaie al momento dell’arrivo e ripulirle dai detriti, quindi ridurle in pezzi più piccoli per essere trasportate da Arvedi. I turni saranno di otto ore al giorno. La previsione iniziale è di una quindicina di assunzioni. Ma se il lavoro andrà secondo i piani, si potrà arrivare anche a venti e poi trenta. In base agli accordi assunti dal patron della Metalferro in persona con il sindaco di Codogno Francesco Passerini, la ricerca del personale privilegerà inoltre i disoccupati del territorio. Nei mesi scorsi l’azienda aveva già avviato alcuni colloqui, ma le lungaggini burocratiche per partire, avevano congelato tutto. Con il passaggio di proprietà del sito produttivo in calendario la settimana entrante, si riparte.

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