«Le marce della pace non appartengono a una parte politica»
LA LETTERA «Accusare gli insegnanti e gli studenti di essere “radical chic” perché riflettono sul mondo e prendono posizione è un modo meschino di sminuire la cultura e il pensiero critico. Le scuole non sono “luoghi neutri” dove fingere che i conflitti non esistano: sono spazi di formazione, confronto e crescita, dove si impara anche ad avere empatia e senso civico».