Una svolta nell’omicidio di Roberto Bolzoni. Nella notte i carabinieri di Lodi hanno fermato due uomini, italiani, tra i 30 e i 40 anni.
Poco dopo le 9 di questa mattina, i carabinieri sono partiti a sirene spiegate con 4 auto, verso la casa circondariale di via Cagnola per l’interrogatorio di convalida.
La moglie Anna Liyubin, cameriera presso il ristorante Hong Kong di viale Genova, quando era rientrata a casa, in via Raffaello Sanzio 6E domenica scorso, intorno alle 23, non aveva trovato il marito. In casa c’era solo il suo cagnolino bianco Messi. La mattina successiva ha lanciato l’allarme ai carabinieri. Intorno alle 13 di martedì, la moglie ha trovato la macchina parcheggiata in piazza Omegna con il marito all’interno in un bagno di sangue.
Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura guidata dalla dottoressa Laura Pedio, hanno escluso subito l’ipotesi di suicidio. Roberto Bolzoni è stato ucciso con 35 coltellate al volto. La pista inseguita era quella della rapina, come causa dell’accoltellamento o simulata dopo l’omicidio.
I carabinieri hanno incrociato il materiale biologico con le tracce lasciate dagli uomini e sono risaliti alle persone portate in carcere questa mattina.
Nel corso della giornata verranno resi noti i dettagli.