«“Egosistemi a nodi sciolti” è un’installazione interattiva che prevede di agire nello spazio - spiega Natalia Polvani, 24 anni, di Lodi, laureanda nel biennio di tecnologie per l’arte al Naba di Milano -. E’ un’opera d’arte che vuole raccontare un mix di rapporti che si creano tra uomo, ambiente e tecnologia». L’intreccio di nodi che si intersecano tra i cento metri di cavi lavorati a mano dalla studentessa, con fili di lana colorata e caucciù, rappresentano un modo nuovo e artistico per raccontare una nuova visione dello spazio: nella cornice suggestiva di piante e fiori del vivaio Cecchini all’Olmo, i visitatori oggi dalle ore 17 alle 22 potranno immergersi in un contesto fatto di suoni e immagini che compongono la realtà, tra mondo reale e quello virtuale. «Attraverso quest’opera - prosegue - intendo promuovere una riflessione sui rapporti in una quotidianità permeata dal digitale: come possiamo usare lo strumento tecnologico per vivere in un ecosistema migliore, con scambi positivi sia rispetto alle persone che alla natura?». Orgogliosa di ospitare l’installazione, la titolare del vivaio Laura Cecchini ha detto: «Dopotutto anche i fiori sono una forma d’arte e sono sempre positiva verso proposte che arrivano dai giovani».