Una classifica tra chi è più capace di leggere

(Se siete dei lettori di Tarantasio, siete già a buon punto!)

Le vacanze sono agli sgoccioli, e non c’è bisogno di ricordarlo. Ma non dimentichiamo che è grazie alla scuola se riuscite, ad esempio, a leggere queste parole. Domani è la Giornata internazionale dell’alfabetizzazione, che ci ricorda come imparare a leggere e comprendere un testo sia una cosa indispensabile per poter avere dei diritti, per non farsi fregare in tante cose della vita.

C’è un’indagine, che viene fatta con degli test che si chiamano Pirls (che sono tipo gli Invalsi che conoscete benissimo), che dà un voto alla vostra capacità di leggere e capire un testo: sì, proprio voi che avete nove o dieci anni e che state passando dall’«imparare a leggere» al «leggere per imparare».

Gli ultimi dati disponibili (li hanno pubblicati in ritardo, quasi come quando si arriva all’ultimo minuto a finire i compiti delle vacanze) sono quelli dell’edizione 2021 del test, pubblicati nell’ambito dell’Osservatorio povertà educativa #conibambini, realizzati da Openpolis con l’impresa sociale Con i Bambini.

Il punteggio dell’Italia, 537, è più alto di quello di alcuni grandi paesi europei (come Francia e Germania)

Purtroppo, però, c’è stato un peggioramento dopo la pandemia (da 548 a 537), e ci sono molte differenze tra le varie parti d’Italia, con il Sud e le isole che fanno un po’ fatica.

Ma i test Pirls non vengono fatti da tutti, mentre gli Invalsi sì (purtroppo, direte voi) così danno una risposta più precisa.

Qui potete vedere i risultati dei test Invalsi nei vari comuni italiani, anche quelli del nostro territorio, ma soltanto nei comuni più grandi, dove ci sono almeno due scuole:

FONTE: elaborazione openpolis – Con i Bambini su dati Invalsi

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