Tarantasio è ospite a San Fereolo per una mostra speciale

Allo Spazio 21 di Paolo Curti

Sapete che all’Associazione 21, lo spazio artistico in via San Fereolo a Lodi, è esposta un’opera che raffigura il nostro Tarantasio? È realizzata in cartapesta e pende dal soffitto: l’autore è un artista torinese, Raffaele Cirianni, uno dei 9 protagonisti della mostra intitolata “Ex-Moto” che resterà aperta fino al 25 maggio.

Raffaele ha raccontato il suo progetto ai bambini di due classi della scuola elementare Maria Ausiliatrice che martedì sono andati a vistare la mostra. Il suo Tarantasio riprende simbolicamente ciò che dice la leggenda di questa creatura che viveva nelle acque dell’antico Lago Gerundo: un mostro gigantesco dall’alito puzzolente, che mangiava gli uomini, distruggeva le barche e provocava la febbre gialla a causa delle sue esalazioni. L’artista ha voluto creare un drago cattivo come simbolo dei rischi per l’ambiente che ci circonda: il mostro diventa così una metafora per avvertire i visitatori sui problemi dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici.

Con l’aiuto di tutti, però, questi rischi si possono diminuire. Ai piccoli studenti è stato chiesto di ridisegnare un drago che, al contrario di Tarantasio, possa essere un amico della natura. Il progetto ha dato vita a 40 originali disegni, poi appesi a una parete della mostra. «I bambini – racconta il padrone di casa Pierpaolo Curti – hanno mostrato una grande originalità. Tra i disegni spicca il drago “Respirone”, che sulla schiena presenta diversi alberi; un altro drago sputa l’acqua per spegnere gli incendi, un altro ancora aspira i fumi di scarico, un altro scaccia le macchine… Il drago, da creatura portatrice di morte, si è trasformato così in un aiuto per tutelare l’uomo e l’ambiente». Alla fine della mostra, l’opera di Cirianni verrà distrutta come nel gioco della pignatta: un modo simbolico per scacciare il drago cattivo e lasciare spazio a quello buono.

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